A New York il meeting tra il board del campionato e i proprietari dei team. Analizzati dei prototipi con lettering e patch. Tra due anni? Ma dopo l’Nba sarà la Nhl
Fonti del post:
probasketballtalk.nbcsports.com
grantland.com
Le squadre Nba non avranno jersey sponsor nel 2013, ma potrebbero averli dal 2014. Questa l’analisi fornita da Adam Silver, vicecommissario del basket pro’ americano. Ci sono state discussioni dure a New York. Silver ha proposto la case history delle sponsorizzazioni di maglia della Premier inglese di calcio. Poi si sono analizzati dei prototipi di maglie con l’inserimento dei marchi. E c’è sempre l’eventualità di un extra per adidas per posizionare il logo sulle divise dei team già nel 2013.
Andiamo con ordine. Già dal prossimo campionato lo sponsor tecnico della Nba – adidas fornisce il maglie e tute ai team – potrebbe trovar e una formula per apparire commercialmente sulle divise. A questo punto si testerebbe la reazione dei tifosi e dei media. Molto importante il giudizio che forniranno le tv sul gradimento di eventuali sponsor sulle maglie. In caso di parere positivo allora si procederebbe con l’inserimento della sponsorizzazione di maglia. Allo studio due soluzioni: il lettering e logo del brand direttamente sulla divisa (come nella Wnba) o inserito in un patch poi posizionato sulla maglia. Potrebbe esserci un solo marchio per tutti i team o tanti marchi tante sono le squadre. A questo punto la questione è economica: quando l’offerta arriverà a essere quella richiesta dai proprietari allora scatterà l’inserimento dei jersey sponsor nella Nba. Dagli umori si intuisce che dal 2014 ci sarà il via libera.
Ma la Nba sarà solo il primo dei Big 4 americani a entrare nel mondo delle sponsorizzazioni di maglia. Dopo il basket sarà la volta dell’hockey ghiaccio: anche la Nhl studia l’inserimento dei marchi commerciali sulle divise. Rimangono il football Nfl e il baseball Mlb. La Nfl ha già inserito i patch con gli sponsor per le maglie da allenamento. La Mlb sarà l’ultimo baluardo a cadere nelle mani delle grandi corporation (la maglia nei New York Yenkees è quella più appetita al mondo), ma quando va in trasferta all’estero utilizza già la formula dei patch. In totale si parla di 370 milioni dollari sul tavolo offerti per apparire sulle maglie dei quattro sport pro’ americani.