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Basket – Qualificazioni europee in salita ma donne meglio di Bargnani & co.

Creato il 06 agosto 2010 da Sport24h

Premetto che non sono riuscito a vedere le due ultime partite delle nazionali maschile e femminile perse di poco rispettivamente in Lettonia e Belgio. Mi rifaccio quindi alla descrizione dei comunicati stampa e soprattutto ad alcuni dati oggettivi. Qualche post fa, dopo gli esordi alle qualificazioni, sottolineai come mi sembrò migliore la nazionale femminile rispetto a quella maschile. Le seconde partite sembrano darmi ragione. Le ragazze perdono una partita vinta contro il Belgio, squadra favorita del girone. Gli uomini perdono con quella che doveva essere la squadra cuscinetto. Già questo segna le evidenti differenze.
Le donne difendono bene, concedono tiri sporchi e, restando alla prima partita, tirano con pessime %. Se c’è la difesa, come è accaduto anche in Belgio, l’attacco non può che migliorare. Ed infatti nella seconda partita hanno tenuto in mano il match per 3/4 del tempo. Poi è subentrato il fattore psicologico ed è andata come sapete.
Tra gli uomini il discorso è completamente diverso. Con l’Israele non hanno mai difeso. Mi sono sorpreso delle dichiarazioni dei vertici federali, a cominciare da Pianegiani, che hanno puntato il dito verso l’attacco e le pessime % al tiro. Quello che ho visto sul campo di Bari era una nazionale incapace di marcare l’uomo, concedendo troppi tiri facili agli avversari. Con la Lettonia la musica è cambiata?
Chiariamo un concetto: un’impostazione difensiva errata è un problema strutturale; % di tiro basse invence sono legate a fattori contingenti e raramente legati a schemi sbagliati. Per questo in un’analisi di una sconfitta bisogna capire le cause reali. Nel primi caso bisogna mettere mano agli schemi e ripensare la squadra, nel secondo caso lavorare sulla concentrazione e magari sperare in una giornata migliore. Un altro elemento che ho trovato allarmante per quanto riguarda la nazionale maschile è la dipendenza da Bargnani e Belinelli in fase terminale. Il classico errore delle nazionali deboli che possono disporre di uno/due giocatori NBA. Ma da soli non si fanno miracoli, almeno che non sei MJ e forse con questa Italia neanche basta. Bisogna dare maggiore fiducia a quelli che giocano nel nostro campionato. Infine una notazione su Pianegiani. Per essere un grande allenatore non basta aver vinto (tanto) in una sola squadra, bisogna aver conosciuto l’ebrezza del successo anche in altre franchigie. Ricordo che Siena in Europa non ha mai dominato come in Italia. Questo per dire 2 cose: 1. il livello italiano è veramente e tragicamente molto basso; 2. Pianegiani non può cullarsi sugli allori e “pretendere” risultati, ma mettersi in discussione per primo in questa nuova avventura e cercare di migliorarsi anche lui.
In conclusione confermo le mie impressioni da profano: ho fiducia per la nazionale femminile, meno per quella maschile. In qualsiasi caso in bocca al lupo ad entrambe.
AU


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