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DNa nasce la NCAA italiana… ma che brutto nome

Creato il 22 settembre 2011 da Sport24h

Il viaggio della Divisione Nazionale A parte dagli studi milanesi di Sportitalia. Proprio nella sede di via Tazzoli, in diretta tv, è iniziato oggi il nuovo corso dei campionati dilettantistici della Fip, che da quest’anno cambiano denominazione, formula e regole.
Durante la trasmissione condotta da Dan Peterson, il presidente FIP Dino Meneghin ha spiegato le motivazioni che hanno portato a questo “nuovo modo di intendere la pallacanestro”.
“Oggi – ha detto Meneghin – è un giorno molto importante per il nostro basket. Da tempo si dice che in Italia si producono pochi giocatori e per questo abbiamo voluto creare un campionato che sia un laboratorio per gli atleti italiani. Dopo numerosi ed intensi colloqui con la Lega Nazionale Pallacanestro siamo arrivati a definire un progetto nel quale crediamo molto e che speriamo sia una buona palestra per i giocatori del nostro Paese. Avremo bisogno della collaborazione di tutti, in primis degli atleti stessi, che dovranno sempre di più dimostrare di avere voglia di lavorare sodo e con dedizione, senza pensare di essere ‘indiani in una riserva protetta’. Dovranno darsi da fare per conquistarsi il posto ed impegnarsi al massimo. Da parte sua la FIP non rimarrà a guardare: il Consiglio Federale si sta già muovendo per venire incontro alle società dal punto di vista tecnico ed economico. Lo ha detto anche il ct della Nazionale Pianigiani, abbiamo bisogno di giocatori che siano pronti per competere a livello europeo, che siano protagonisti e non portatori d’acqua. Dobbiamo creare nuovi giocatori per il bene del basket italiano. Un sentito ringraziamento va a Sportitalia, un interlocutore sensibile che si è rivelato pronto a recepire le nostre necessità e a valorizzarle al meglio”.
“Ci siamo messi il vestito nuovo che ci ha dato la FIP – ha spiegato Giuseppe Gonella, direttore generale della Lega Nazionale Pallacanestro – ed è una grande responsabilità perché da una parte dobbiamo far crescere giocatori e dall’altra dobbiamo offrire il migliore spettacolo possibile ai tifosi cercando di supportare al meglio le società in tempi non esattamente favorevoli per gli investimenti di denaro. La Divisione Nazionale A, ma anche la DNb e la DNc, portano il basket in tutta Italia, toccando piazze storiche della nostra pallacanestro. Insieme alla FIP dovremo valorizzare questo progetto, ma è una sfida stimolante e vogliamo raccoglierla. Sportitalia sarà anche quest’anno un canale fondamentale per poter diffondere il basket e la nuova Divisione Nazionale A”.
“Quando Dino Meneghin ci ha chiesto un confronto per creare qualcosa si nuovo – ha detto Umberto Arletti, vicepresidente vicario della LNP – abbiamo dato subito la nostra disponibilità. E’ nato così un campionato a 24 squadre che ha come concetto base l’Nba. Le partecipanti alla DNa sono state dunque suddivise in 2 Conference a loro volta divise in 4 Division. Ogni formazione dovrà avere nel proprio roster 9 giocatori eleggibili per la Nazionale con tre Under 23 e due Under 21. Questo significa che i senior dovranno essere scelti non solo per le caratteristiche tecniche ma anche per le caratteristiche morali. Sarà un campionato estremamente competitivo e spettacolare”.
Ha chiuso così Dan Peterson: “La Divisione Nazionale A rappresenta quel ponte, che finora era mancato, tra il Settore Giovanile e le Serie professionistiche che in America è l’NCAA”. (com stampa)


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