Basket – Sospensione Facchini, il Consiglio direttivo del CIA precisa

A seguito di quanto pubblicato dalla Gazzetta dello Sport e dal Corriere dello Sport sulla sospensione dell’arbitro Fabio Facchini, il Consiglio direttivo del Comitato Italiano Arbitri precisa:
Il giudizio finale complessivo per l’arbitraggio dell’arbitro Facchini, espresso dall’Osservatore alla fine della gara Pepsi Caserta – Dinamo Sassari, fu complessivamente molto positivo, ma migliorabile alla sola voce del comportamento in campo.
Il Consiglio direttivo del CIA, preso atto del rapporto dell’Osservatore, ha inviato dopo 15 giorni, e non 27, all’arbitro Facchini una email di richiamo in cui lo invitava ad una più opportuna gestione del proprio comportamento in campo. Con l’invio dell’email, il Consiglio direttivo CIA considerava terminata la cosa.
Il successivo esposto/denuncia al Presidente federale e alla Procura federale dell’arbitro Facchini nei confronti sia dell’Osservatore sia del CIA ha riaperto la vicenda.
La Procura ha archiviato non riscontrando alcuna irregolarità nel comportamento dell’Osservatore e del Consiglio direttivo del CIA e ha inviato gli Atti allo stesso Consiglio del CIA per la valutazione della condotta dell’arbitro Facchini che ne aveva messo in discussione la legittimità dell’operato.
Gli Atti sono arrivati venerdì 8 aprile al Consiglio direttivo del CIA. Il provvedimento di sospensione è stato preso lunedì 11 aprile in base all’articolo 98 del Regolamento CIA che prevede la facoltà per il presidente CIA di sospendere un proprio tesserato “sentito il Consiglio Direttivo del CIA (…) da ogni attività federale, per un periodo massimo di un mese (…) sia per motivi tecnici che per motivi comportamentali”.
Sorprende e dispiace che l’AIAP sia infuriata, come riportano i giornali, dopo questo provvedimento.
La stessa fattispecie di sospensione era già stata assunta da questo Consiglio direttivo del CIA per un altro arbitro di serie A senza che ci fosse stato alcun tipo di reazione, così come sono già stati sospesi arbitri di prima fascia senza darne pubblicità. La linea fin qui seguita è quella della trasparenza e della correttezza fra tutti i tesserati senza necessariamente pubblicizzare all’esterno quanto accade, nell’interesse del movimento stesso. (comunicato stampa)