Un vero e proprio suicidio sportivo quello dell’Emporio Armani Milano in casa del Caja Laboral Vitoria. Avanti addirittura di diciassette punti, l’Olimpia subisce l’inesorabile rimonta degli spagnoli, che trovano il primo vantaggio della partita a soli quattro secondi dal termine, quando Huertel con il sottomano gela il sangue a tutti i tifosi milanesi e fa cadere la squadra di Sergio Scariolo nel baratro. Adesso per le Top16 il cammino si complica un pochino, ma Milano è ancora padrona del suo destino, perchè in caso di vittoria nel prossimo match casalingo con il già qualificato Zalgiris e di sconfitta dello stesso Caja in trasferta contro l’Efes, arriverebbe la matematica qualificazione.
L’Olimpia parte fortissima e nei primi due quarti incendia la retina con i canestri di Keith Langford e Malik Hairston e a metà della seconda frazione realizza un parziale di 14-0 che porta l’EA7 a toccare il massimo vantaggio sul +17. Sembra fatta e la vittoria ormai è in tasca della squadra italiana, ma nei successivi venti minuti succede davvero l’impensabile: Milano segna solo venti punti (terrificante media di un punto al minuto) e gli spagnoli trascinati da San Emeterio e Lamp ribaltano il risultato. Il finale è pirotecnico con Omar Cook che realizza la tripla del +3 ad un minuto dalla fine, ma sarà l’ultimo canestro dei biancorossi che vedono prima Bjelica e poi Huertel mettere a referto i punti del sorpasso. Il tiro della preghiera di Basile sbatte sul ferro e fa calare il sipario sull’incubo milanese.
Vitoria: San Emeterio 17, Lampe 14, Heurtel 11.
Milano: Langford 16, Cook 14, Bourousis 11.
Una giornata che era cominciata malissimo per il basket italiano, che ha visto la netta sconfitta della Mapooro Cantù in casa del Khimki Mosca per 77-53. I brianzoli durano solo un quarto e pagano la serata negativa di Tabu (1/8 al tiro) e di Mazzarino (ancora una volta zero punti). La fiammella della qualificazione è ancora accesa, ma sta spegnendosi piano piano.
foto tratta da vavel.com
OA | Andrea Ziglio