Magazine Società

Basta con gli abusi, libertà per gli scolari.

Creato il 11 settembre 2012 da Tnepd

Basta con gli abusi, libertà per gli scolari.

Basta con gli abusi, libertà per gli scolari.

.

E’ definitivo e già come supponevo nel mio post del 18 febbraio 2011, la Corte di Cassazione con sentenza n. 34492 del 10 settembre 2012 ha deciso che un insegnante NON può ricorrere all’uso dei mezzi coercitivi nei riguardi dei giovani al di sotto dei 18 anni. Per tale motivo e "non può ritenersi lecito l’uso della violenza, fisica o psichica, distortamente finalizzata a scopi ritenuti educativi …e ciò sia per il primato attribuito alla dignità della persona del minore, ormai soggetto titolare di diritti e non più, come in passato, semplice oggetto di protezione (se non addirittura di disposizione) da parte degli adulti ….non può perseguirsi, quale meta educativa, un risultato di armonico sviluppo di personalità, sensibile ai valori di pace, tolleranza, convivenza e solidarietà, utilizzando mezzi violenti e costrittivi che tali fini contraddicono". Insomma la professoressa merita il carcere per aver punito in una maniera così "umiliante" l’allievo che, secondo lei, stava tenendo "un atteggiamento derisorio ed emarginante nei confronti di un compagno di classe.

Questo l’antefatto che è diventato legge. Ora i professori sappiano che i giovani bulli, quelli spalleggiati da famiglie disastrate, composte per lo più da individui insensibili, avranno maggior coscienza e audacia nell’affermare il loro bullismo, la loro sfrenata azione "umana" e l’educazione dovrà usare tutte le delicatezze del caso per far fronte a questo genere di delinquentelli.

Un tempo, qualche decennio fa, c’erano le vergate sulle gambe, spesso dei ceffoni e la gogna nelle classi diverse da quelle del "condannato". Il genitore che sapeva della punizione a sua volta regalava al giovane birbante un paio di sonori ceffoni e qualche pedata sul fondo schiena per non aver rispettato la scuola, i professori e i propri compagni.

L’unità educativa era trasversale in ogni scuola di ordine, grado e genere: il rispetto per le istituzioni dello stato e per la classe insegnante, nessuna deroga.

C’è da fare un appunto. Quello che ha prodotto questa scuola nel passato potremmo definirlo arcaico sistema educativo, irrispettoso dell’unicità della singola persona che però ha dato per contro i risultati che vediamo oggi sotto i nostri occhi: alunni ignoranti, professori assenti e spesso dileggiati, strutture malsane e fatiscenti, aule paragonabili a tuguri. Un sistema in totale sfacelo al quale si aggiunge anche questa sentenza che fa da cappello all’intero sistema educativo. Complimenti ai giudici della cassazione, queste sono le basi "umanistiche" per un futuro roseo della nostra gioventù.

Ma è molto probabile che i giudici che hanno emesso questa sentenza, siano stati a loro volta picchiati a scuola da qualche buon professore, oppure è probabile che, oltre ai sonori ceffoni presi, questi giudici fossero essi stessi dei bulli, dei piccoli delinquenti con un conto aperto con la giustizia scolastica, ma nessuno lo sa, ance se viene il dubbio; certo è che una sentenza del genere, con la condanna a 15 giorni per la professoressa, recherà ancor minore rispetto al corpo insegnante che via via sarà sostituito da congegni elettronici per la "totale manipolazione" cerebrale dei giovani virgulti che andranno a formare la società aperta, senza confini, senza nazioni, senza città, senza tradizioni, ma libera dal giogo arcaico del passato.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine