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Basta con il futuro

Creato il 12 aprile 2011 da Marcopertutti
Una nuova e sconvolgente riforma si abbatterà sulla scuola italiana a partire dall'anno scolastico 2011/12: nello studio della grammatica alle elementari verrà soppresso il tempo futuro (semplice ed anteriore) del modo indicativo.

Basta con il futuro

Tanto non serve a niente

«Ve la spiegherei io, ma non è che l'ho capita benissimo la riforma» è l'intervento del ministro Gelmini, «anche se penso che si possa riassumere in questo modo: è un piacere che facciamo alle prossime generazioni:, visto che, se non sanno usare il futuro, non sapranno neanche pensarne uno diverso da quello che stiamo preparando. In ogni caso, ubi maior minor cessat» conclude il ministro sfoggiando un po' di latinorum, tipico in una studentessa di giurisprudenza che non ci ha capito un granché della sua laurea.«Il futuro sarà un tempo inutile, è vero, visto che parlare del futuro "al futuro" sarà una chimera, quasi quanto un corretto uso del congiuntivo ai giorni nostri» conferma il Prof. Tagliai, membro emerito della Commissione D'istruzione Pubblica, «noi punteremo sul passato, un tempo verbale che si presta perfettamente a rinfacciare le cose ("te l'avevo detto", "ti ricordi di quando eri", etc.) e che garantisce, quindi, un possibile sbocco professionale in politica. Le materie inutili non saranno tagliate, ma semplicemente ridimensionate: sulla storia si farà solo un po' di sano revisionismo, ma esclusivamente per evitare la noia ingenerata dallo studiare sempre le stesse vicende storiche, c'è bisogno della c.d. interattività storica ("Non ti piace il finale, lo cambi" in puro stile sandbox)». «Si pensa anche a piccoli cambi per aggiornare le materie delle femminucce: "Impara da Messalina" sarà un coacervo di riassunti storici per spiegare alle più piccole come le sottili arti femminili possono portare a grandi risultati senza alcun bisogno di studiare», sottolinea la Prof.ssa Ciucciai, altra componente della Commissione, che ha passato la maggior parte dei lavori sotto le scrivanie con i membri degli altri membri. 

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