Interessante commento del Manifesto sulle frane in Liguria. Bella questa:
Come se chi fosse rimasto avesse bisogno di abitare un luogo che in qualche modo scimmiottasse la città. Praticamente ogni paese alto ha sempre una periferia lungo la strada nazionale. I paesi si sono duplicati. E quello in alto è quasi sempre un museo delle porte chiuse, un gioiello dell’agonia. Oltre alle case, è vuota anche la terra intorno.
Gli italiani hanno fatto di tutto per non essere più contadini e ci sono riusciti.
E anche:
Sarebbe il momento di reclamare alcune semplici norme, prima fra tutte lo stop al consumo di suolo agricolo. Una norma che suona inconcepibile ai tromboni dello sviluppo e della crescita che abitano tutte le contrade politiche. E allora le frane, come gli incidenti stradali e altri disastri ordinari, fanno parte di questa apocalisse diluita che chiamiamo società civile…Non servono solo geologi e opere di ingegneria naturale, serve passione per il bene comune, ardore politico, serve l’ammissione che ogni giornata in un mondo del genere è un fallimento.
Siccome non possiamo chiedere alle acque di placarsi, siccome non possiamo addomesticarle, allora è il caso di non prendersela coi metereologi che sbagliano le previsioni, dobbiamo prendercela con le leggi che consentono anche a chi non è agricoltore di farsi la casa in campagna. Nei piccoli paesi è rimasta poca gente e se ne vede pochissima in giro perché abitano quasi tutti in campagna, nelle case sparse. Il lavoro nei campi è stato abbandonato, ma la piantagione delle villette non accenna a diminuire.
Intanto la Regione FVG riduce le fasce di tutela dei fiumi, cioè le zone accanto ai corsi d’acqua in cui non si può costruire. Dai che riparte l’edilizia!
Secondo uno studio commissionato dalla provincia di Pordenone, nel pordenonese ci sono quasi trentamila case vuote, il 19% del totale. Mi piacerebbe così tanto avere i dati sulla provincia di Udine… non saranno molto diversi, basandomi sulle osservazioni e su quello che già si sa. Però a Udine, grazie al nuovo piano regolatore, si costruirà ancora…