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Basta guardarsi e poi

Creato il 24 luglio 2010 da Patriziacaffiero

nascostiduesecretum

Sono tutti nascosti. Siamo tutti dispersi. In quest'epoca alessandrina - Blade runner aveva un'ambientazione ottimista che premeva la vita - ci tocca diventare per forza dei cercatori d'oro, e occupare sulla scacchiera data la postazione fatale dei Ritrovati.
Stiamo imprigionati senza far rumore, senza risse, dietro un reticolato di maglie d'acciaio, che si apre soltanto dietro il comando di una parola amabile.

Oppure grazie a una frase bizzarra, inconsueta, inaspettata, gettata su un tavolo verde privo di qualunque aspettativa, aperto come un vaso sotto il cielo che promette pioggia.
Ma non è sicuro che la pioggia verrà.

Lui si protende, lasciandosi sfiorare dal vento, da una pianura leggermente increspata.

A volte si incontra qualcuno che nelle sue mani protegge una storia che se fosse raccontata nel giusto momento e sotto la luce più adatta, la penombra azzurra del tardo pomeriggio, ad esempio, o durante una notte, quando per il caldo non si riesce a dormire, potrebbe incidersi sulla tua pelle aperta, e marchiarla a fuoco.

Un'increspatura delle guance. Uno sguardo abituato a nascondersi, a disperdersi, la bocca che si apre dietro una parola d'ordine e sei tu, siete voi, dritti sull'asfalto bruciato dal sole.

Diritti e fieri, fermi dentro una posizione di speranza senza speranza, dentro a una giungla umana che ti appoggia costantemente il coltello sotto la giugulare.

Permettersi di non difendersi.
"Basta guardarsi e poi /avvicinarsi un po'".

Il video

Foto by Martyna (flickr)

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