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Batteri usano funghi per creare ponti

Creato il 30 novembre 2011 da Zonwu

batteri usano funghi

Batteri e funghi continuano a riservare sorprese: queste straordinarie creature non sono soltanto estremamente resistenti e ben più complesse di quanto sia stato ipotizzato solo pochi anni fa, ma possono lavorare in tandem per superare piccole e grandi problemi quotidiani legati alla sopravvivenza.
Eshel Ben-Jacob, ricercatore del TAU's Raymond and Beverly Sackler School of Physics and Astronomy, ha scoperto che le spore di alcune specie di funghi possono aggrapparsi ai batteri Paenibacillus vortex per essere trasportate in punti della rizosfera (la zona di terreno che circonda le radici) irraggiungibili secondo modalità di spostamento tradizionali.
Il rapporto è di mutuo vantaggio: le spore possono effettivamente aiutare i batteri a risolvere alcuni problemi che limiterebbero la loro speranza di sopravvivenza. Nella rizosfera, infatti, si possono formare delle sacche d'aria che, dal punto di vista di un batterio, sono ostacoli insormontabili.
Non è l'unico caso di rapporto di mutuo vantaggio tra funghi e batteri, ma è la prima volta che si documenta questo scambio di servizi e una relazione così complessa tra questi organismi. "Ora sappiamo che quando si combattono i funghi, si combattono anche i batteri, e viceversa" afferma Ben-Jacob.
Ben-Jacob ha studiato i batteri Paenibacillus vortex, noti per avere ottime capacità di movimento ed essere capaci di trasportare un carico. Il P. vortex è un batterio scoperto quasi 30 anni fa che viene considerato un potenziale "coltellino svizzero" dell'industria: può catalizzare una quantità considerevole di reazioni chimiche legate alla produzione di carburanti, medicinali e prodotti per l'agricoltura.
Il P. vortex possiede un elevato grado di mobilità: le colonie di questo batterio sono organizzatissime, e possono formare sciami creati appositamente per raggiungere fonti di cibo, come farebbero gli arti o i tentacoli di un essere multicellulare.
Questi sciami sono in grado di agire secondo una sorta di intelligenza collettiva, unendosi o separandosi in caso di necessità, cambiando direzione quando uno degli sciami (non importa quanto distante) riesce a trovare una sorgente di cibo, ed evitando si seguire percorsi già intrapresi da altri gruppi di batteri.
Il P. vortex ha il più alto punteggio di Quoziente Intellettivo Sociale (Social I.Q.) tra tutti i 500 batteri il cui genoma è stato finora sequenziato. Sembra avere ben pochi rivali per capacità di adattamento, comunicazione, difesa ed elaborazione degli stimoli ambientali, e le uniche due specie di microrganismi che hanno dimostrato un simile livello di intelligenza sociale appartengono comunque al genere Paenibacillus.
I ricercatori volevano testare un'altra straordinaria capacità dei P. vortex: la presunta capacità di sfruttare le spore di alcuni funghi per rispondere alle necessità della colonia. Questi batteri riescono a trasportare le spore su lunghe distanze, intrappolandole nei loro flagelli e spostandole in zone più favorevoli per la crescita della colonia.
Durante gli esperimenti sul P. vortex, Ben-Jacob ed il suo team hanno creato delle bolle d'aria troppo grandi per essere superate da una colonia di batteri, per verificare la possibilità che questi microrganismi potessero usare a loro vantaggio alcune delle capacità delle spore che trasportavano.
Di fronte a veri e propri canyon d'aria, i batteri hanno utilizzato i miceli dei funghi nati dalle spore per realizzare strutture simili a ponti in grado di portarli dall'altra parte della bolla. "Quando incontrano zone impossibili da superare, i batteri possono chiamare in aiuto le spore. I batteri consentono ai funghi di germinare e di formare una colonia, e ne utilizzano i miceli per superare gli ostacoli".
Questa collaborazione tra funghi e batteri dimostra quanto possa essere sofisticata la strategia di sopravvivenza di creature così piccole. "I batteri non ci consentono di abbassare la guardia" dice Ben-Jacob. "Offri a loro una nuova sfida e otterrai sicuramente delle sorprese".
Fungi: Another tool in bacteria's belt?

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