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Battisti e il Brasile:continua l’insulto alla memoria delle vittime

Creato il 11 gennaio 2013 da Tabulerase

battistiC’è un equivoco di fondo riaffiorante ogni volta che il Brasile rinnova la protezione a Cesare Battisti. L’equivoco è ritenere il terrorista italiano, evaso dal carcere di Frosinone nell’ottobre 1981 e condannato all’ergastolo con sentenze definitive per le sue responsabilità in quattro omicidi, un esule politico, un perseguitato come gli oppositori alle dittature latinoamericane che negli anni Settanta furono costretti all’esilio nei Paesi democratici: Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia…
L’equivoco, al pari dell’insulto alla memoria delle vittime di Battisti e dei suoi compagni dei Proletari armati per il comunismo, si è rinnovato nei giorni scorsi quando è trapelata la notizia che il maggiore sindacato del Paese, la Central Única dos Trabalhadores, Cut, vicina al partito dell’ex presidente Lula, avrebbe offerto un impiego a Battisti per consentirgli di affittare un appartamento in uno dei quartieri più belli di San Paolo, Jardins. Lo ha rivelato il senatore di origini italiane Eduardo Suplicy al quotidiano la Folha, ma l’indiscrezione, come riferisce Omero Ciai su la Repubblica non è stata nè confermata né smentita dalla Cut.

Articolo di Dino Messina su Corriere Blog
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