Magazine Società

Battisti , Lula, la visita ufficiale di Berlusconi e le manifestazioni contro il Brasile - dal blog Nove Febbraio

Creato il 05 gennaio 2011 da Laperonza

ripreso dal blog nove febbraio (http://www.novefebbraio.it/dibattiti/battisti-lula-la-visita-ufficiale-di-berlusconi-e-le-manifestazioni-contro-il-brasile)

lula.jpg
E’ comprensibile l’ amarezza in primo luogo dei familiari delle vittime dei delitti per i quali è stato condannato in via definitiva Battisti di fronte alla denegata estradizione da parte del Brasile, così pure di tanti cittadini che al di là di certe sottigliezze di politica estera vorrebbero , comprensibilmente vedere in galera gli assassini e se la prendono con chi ostacola questa sacrosanta aspirazione

Le obbiezioni giuridiche del governo Brasiliano sono state efficacemente contestate da vari giuristi

http://www.diritto.net/dirittonet-home/diritto-internazionale/3697-la-posizione-del-brasile-sullestradizione-di-battisti-in-contrasto-con-il-diritto-internazionale.html

In mezzo al bailamme delle proteste però rischia di rimanere in ombra il tema di quali siano stati i rapporti fra il nostro Governo e quello di Brasilia su questo tema

Solo 6 mesi fa c’è stata una visita ufficiale del Presidente del consiglio il quale ( lasciamo stare i pettegolezzi sulle notti brave)   ha accettato che Lula dicesse durante la conferenza stampa congiunta «prenderà una decisione dopo avere ricevuto il rapporto dell`Avvocatura generale dello Stato, che sta valutando le carte ` della Corte Suprema..In ogni caso, si tratta di una questione giuridica e non politica. Confesso con molta tranquillità che rispetterò la Costituzione brasiliana. Prenderò la decisione in maniera indipendente ma quale essa sarà, nei rapporti tra Brasile e Italia non ci sarà nemmeno un graffio».

http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=47967820

Queste parole sono state dette in un occasione ufficiale e il Presidente del consiglio Italiano ha accettato che si dicesse che anche in caso di denegata estradizione i rapporti italo brasiliano non avrebbero subito neppure un graffio. Che poi come riporta l’ articolo si sperava che tutto fosse lasciato alla neo presidente (peraltro ancora da eleggere ) non toglie che il rischio è stato corso senza un ufficiale “caveat” dalla nostra delegazione ufficiale al massimo livello. Nessuna contestazione a questo declassamento a questione meramente giuridica è stata fatta ne durante ne dopo al conferenza stampa

In questa situazione le posizioni possibili sono due


- o si accetta che la questione è solo giuridica e allora siamo tutti uniti con il governo per le strade di contestazione giuridica (ad iniziare dal ricorso alla corte dell’ Aia) ,ma senza ipotesi di boicottaggio, firme sit in ecc.


- o diciamo che l' attegggiamento tenuto dalle nostre autorità è intollerabile , si chiede prima che chi in Italia ne è responsabile ne tragga le conseguenze e poi si va allo scontro politico con il Brasile


Ignorare le responsabilità interne e prendersela solo con "il nemico" esterno , accettando il giochino di ogni populismo che appena c'è una difficoltà interna si trova subito un bersaglio esterno per far sfogare le masse è una di quelle manifestazioni del "genio italico" di cui non c’è da essere orgogliosi


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :