BAYERN MONACO KROOS - Secondo quanto ha riportato oggi il Daily Mail, autorevole tabloid d’oltremanica, entra nel vivo la caccia delle grandi d’Inghilterra a Toni Kroos, centrocampista del Bayern Monaco in scadenza di contratto nel 2015. La trattativa per il rinnovo è in alto mare e per il 24enne si parla dell’interesse di Manchester United, Chelsea e Arsenal.
Dura la reazione della dirigenza dei tedeschi, che esclude categoricamente la partenza di Kroos. “Toni non si muove. I rinnovi contrattuali di giocatori così importanti sono sempre lunghi. E’ una questione di soldi e quindi bisogna trovare un accordo che piaccia ad entrambe le parti” – ha dichiarato il ds dei bavaresi Sammer, che avrebbe in mente per il ragazzo un aumento salariale da 60000 sterline a 150000 a settimana. Nonostante le rassicurazioni di Sammer, ha destato scalpore l’esclusione – la prima in 2 mesi – di Kroos nel match vinto contro l’Eintracht Francoforte, che lascerebbe presagire ai contrasti tanto sbandierati dalla stampa inglese.
Il Manchester United è stata la prima a notare l’incertezza del futuro di Kroos (sempre secondo il Daily Mail), il tecnico Moyes è stato pizzicato in tribuna a seguire un match dei bavaresi in compagnia dell’agente del giocatore. Non solo United, anche Liverpool, Arsenal, Chelsea e City hanno rizzato le antenne, pronte a darsi battaglia già in estate sulla base di 25 milioni di sterline.
In Germania si parla inoltre di un’intrigante contromossa dei bavaresi: sfumato il primo assalto dell’Arsenal per Draxhler, il gioiellino dello Schalke potrebbe virare in direzione Monaco di Baviera come ideale sostituto di Kroos, come ha sottolineato l’opinionista TV norvegese Jan Aage Fijofort tramite Twitter: “Il Bayern ha tamponato l’affare Draxhler perchè lo vuole quest’estate”. La dichiarazione di Fijofort è infondata, tuttavia nel nuovo contratto Kroos si aspetterà come minimo un trattamento economico al pari di Lahm, Schweinsteiger, Ribery e del futuro centravanti Lewandowsky. Il Bayern sembra comunque intenzionato a mantenere equilibrio sulla scala retributiva e un’eventuale richiesta troppo esosa del centrocampista – forte si, ma non imprescindibile – potrebbe convincere la dirigenza a lasciarlo partire.