B&B, gemelli diversi

Durante l’informativa al Senato, Berlusconi ha rivelato che non intende restare a vita il leader del centrodestra o per sempre a Palazzo Chigi. Tralasciando la seconda ossimorica considerazione (che ha senso solo se strettamente legata alla prima), sorprende la totale perdita di cognizione temporale del Cav. Con il suo comportamento – reiterare di volta in volta la leadership modellando i partiti a propria immagine e somiglianza (di qui le dipartite dei vari Fini e Casini) – gli “anziani” del Pdl, invecchiati insieme a lui, sono sempre più scontenti perché chiamati all’ennesima prova di forza (oltre che di pazienza), ora che c’è un Alfano qualunque pronto (mah, vai a sapere quanto) a raccogliere l’eredità del PresDelCons. L’unica eredità possibile, visti i presupposti, è una guerra fratricida con il rischio di raccogliere soltanto le briciole. Peggio, addirittura, è la situazione all’interno del Carroccio dove Bossi va dicendo di essere ancora giovane e perciò non in grado di indicare un erede. La verità è che a Bobo, nomen omen, i maroni girano perché dagli anni in cui andavano in coppia ad affiggere i primi manifesti della Lega ad oggi, di traverso ci si è messa una Trota.