Sul blog Mille e una Turchia, quello di cui ogni tanto parlo, era nata un’interessante discussione sul popolo curdo e sul giornalismo. Nei giorni scorsi, uno scontro a fuoco tra l’esercito turco e il Pkk ha fatto numerose vittime: 13 tra i soldati, credo 2 tra i guerriglieri. I soldati sono però morti in un incendio: che secondo l’agenzia di stampa curda Fırat – in base alle testimonianze raccolte sul posto – sarebbe scoppiato a causa del bombardamento dell’aviazione turca.
La cosa è stata fatta notare da alcuni lettori alla collega kemal-leghista: che tutta piccata ha ribattuto che Fırat è una fonte non attendibile e di parte e che lei preferisce la BBC. Ora, al di là del fatto che anche la BBC spesso e volentieri rifila patacche, non vedo perché Fırat – pur se di parte – debba avere sistematicamente torto: anche quando, come in questo caso, la ricostruzione ufficiale di come sono andate le cose ha parecchi buchi.
Il problema però è un altro: non voglio gridare al complotto perché magari si tratta solo di un problema tecnico, ma quel post – e solo quel post – non esiste più. Sparito, cancellato: e con esso i commenti che criticano il modo di fare giornalismo di Marta Ottaviani. Che poi, ripensando a come si è comportata riguardo l’intervista doppia organizzata dall’amico Raffaele Morani, non credo sia fuori luogo “pensar male”. Diciamo che non tutti amano le critiche: e anzi, alcuni alle critiche reagiscono in modo infantile e scomposto. Lesa maestà.
In effetti, del post esiste una copia di cache: Oggi doppia razione di Mille e una Turchia, purtroppo per rendervi conto di una notizia triste. Ieri 13 soldati turchi sono morti a Diyarbakir durante un’imboscata. Ci sono anche 7 feriti, alcuni di questi sono gravi. Sembra che l’attacco provenga dal DTK un ramo collaterale dell’organizzazione. Si tratta di una notizia triste, anche perche’ molto spesso i militari che muoiono in queste circostanze sono persone che si trovano al posto sbagliato nel momento sbagliato, a volte anche militari di leva. L’episodio poi ci fa drammaticamente capire come l’organizzazione sia sfaldata al suo interno e come sia difficile poter intavolare una trattativa con un gruppo che contiene anme tanto diverse. Da parte mia il oensiero va alle mamme e alle mogli che non vedranno trnare i loro cari a casa, e sono a decine ogni anno. Delle quali si parla sempre troppo poco; mentre se si clicca sui commenti appare questo sconcertante messaggio: ADODB.Field error ’800a0bcd’ Either BOF or EOF is True, or the current record has been deleted. Requested operation requires a current record. /cmstp/rubriche/commentiRub.asp, line 118
Ad ogni modo, invito i commentatori di Mille e una Turchia a continuare la discussione qui: nei commenti, oppure con loro post se preferiscono. Spero che questo blog possa diventare nel tempo uno spazio di confonto e di discussione, un punto di riferimento per chi è interessato – da punti di vista anche diversi – a tutto quello che accade in Turchia. Uno spazio libero, in cui le critiche anche feroci sono bene accette.
Ah, magari bisognerebbe spiegare a Marta Ottaviani cos’è il Dtk…