Magazine Cucina
Finalmente ce l'ho fatta... era da tanto che volevo partecipare al Bread Baking day ma poi la scadenza mi sfuggiva e mi rammaricavo sempre della mia smemoratezza, stavolta invece... uguale! Me ne sono accorta tardi e proprio questo mese che il BBD viene ospitato dalla mitica Cinzia di 'Cindystar'.Inanzitutto: cos'è il BBD? E' un appuntamento mensile dedicato al pane, il foodblogger ospitante decide il tipo di pane da sfornare e gli altri lo fanno simile ma con qualche personale modifica. E' un avvenimento ideato da 'Zorra' a livello internazionale ma questo mese, eccezionalmente, Cindy ne ospita una versione tutta in italiano.
Il tema di questo mese è il 'pane senza impasto' ideato da Jim Lahey proprietario della Sullivan Street Bakery. La peculiarità di questo pane è l'utilizzo di una esigua quantità di lievito e conseguente lievitazione lunga e la cottura in pentola rovente.
Nonostante la dolce Cindy mi ha concesso benevolmente di postare il mio pane qualche giorno dopo la scadenza del 1 aprile, mi son resa conto che non potevo proprio farcela calcolando anche che domani ho un impegno fuori città.
Però mi è cominciata a girare per la testa l'idea che io questo pane l'avevo già fatto, e spulciando tra i millemila file salvati nel mio pc ho scovato QUESTO link con tanto di foto!
E guardate la data del post di Cindy.. 1 aprile! esattamente un anno fà.. se questo non è destino!
Quindi ecco il mio 'pane senza impasto' semplice semplice perchè non ho usato nè farine particolari nè altri ingredienti.
500 gr di farina 0
3 gr di lievito di birra fresco o secco
350 ml di acqua
2 cucchiai di olio evo (facoltativo)
un cucchiaino di sale
qualche manciata di semola rimacinata
Il procedimento è un pò particolare: sciogliete il lievito in poca acqua tiepida tolta dai 350 ml.
In una terrina versate la farina, il sale e l'olio mescolate un pò e aggiungete l'acqua. impastate con una spatola ma non tanto giusto il poco che serve ad aggregare gli ingredienti, coprite la ciotola con il cellophane e mettete a riposare per 20 ore a 20 gradi (temperatura ambiente) d'estate serviranno meno ore di lievitazione a causa del clima caldo.
Rovesciate l'impasto (che sarà diventato molto gonfio, molle e alveolato) sul tavolo di legno ben infarinato, procedete facendo 2/3 pieghe, spolverate di semola rimacinata un canovaccio di stoffa pulitissimo, trasferite l'impasto sul canovaccio con le pieghe verso il basso, spolveratelo di semola e coprite con i lembi del canovaccio. Lasciate lievitare un ora.
Accendete il forno alla massima temperatura (240 gradi il mio) e inserite una pentola che resista al calore che abbia il coperchio (pyrex per me).
Quando il forno ha raggiunto la temperatura, rovesciate l'impasto nella pentola affinchè le pieghe che avete fatto risultino in alto, coprite col coperchio e infornate per mezz'ora a 230 gradi. A questo punto scoperchiate la pentola e lasciate ancora una decina di minuti il pane che si colori per bene, potete addirittura toglierlo dalla pentola e metterlo sulla griglia per farlo colorare dappertutto.
Le difficoltà della preparazione di questo pane sono fondamentalmente due, l'impasto che risulta molto molle e nel trasferimento tavolo/pentola sguscia dappertutto e il fatto di aver a che fare con una pentola rovente da maneggiare molto velocemente perchè la temperatura del forno deve restare altissima.
Il pane rimane molto leggero e ben alveolato grazie alla lievitazione lunga. Non fatevi ingannare dalle foto pessime, il pane era davvero buono.;-)
Se la mia spiegazione è stata un pò farraginosa e complicata guardatevi questo video dove il mitico Jim vi mostra come prepara questo pane.
Grazie a Cinzia per aver ospitato il BBD con il 'pane senza impasto', un pane da rivalutare e sopratutto, almeno per me, da rifare al più presto.
Domani sarò a Bologna, ospite della DeAgostini che ha organizzato il concorso 'Verrine in rete'.
La mia versione delle 'Tortillas e salsa di peperone rosso' (originariamente creata da Ady Melles) è una delle venti vincitrici del concorso! Sono molto contenta perchè conoscerò tante foodblogger e anche perchè rivedrò Bologna, una città che ho visitato molto tempo fà e che desideravo tanto rivedere.
Ci rileggiamo lunedì!
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