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BC Garn - Cocktail

Creato il 12 maggio 2015 da Tibisay

BC Garn - Cocktail

Foto di Nedda Kupfersin

Giovedì scorso a "lalanalà" ho partecipato ad un appuntamento davvero speciale: un Cocktail a tema filati! E' stato un mini - appuntamento divertente ed informale, durante il quale abbiamo conosciuto un po' meglio l'Azienda BC Garn.
BC Garn - Cocktail
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Foto di Nedda Kupfersin

BC Garn è stata fondata nel 1972 con il nome “Væveværkstedet i Barritt” (lo so, non sapete pronunciarlo… nanche io!!!). Oggi l'azienda, seppur a conduzione familiare, è un’impresa di medie dimensioni che esporta in tutto il mondo. E' specializzata in fibre naturali e filati di lusso e possiede il più grande assortimento di sete del Nord Europa. Oltre alla seta trattano anche cashmere, mohair, alpaca, baby alpaca, cotone egiziano, lana shetland, lana merino, angora. Molti dei filati sono organici e biologici, anche se la merino non è purtroppo mulesing free.
Punto di forza è il vasto assortimento di colori in tutte le qualità di filato e i coloranti usati sono ecologici.
BC Garn tratta sia filati per aguglieria sia per produzione industriale.
BC Garn - Cocktail
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Visto che le informazioni reperibili in rete non sono moltissime, ho scritto all'Azienda stessa e mi ha risposto prontamente proprio Bo Carstensen, il proprietario! Mi ha dato molte informazioni interessanti che hanno vivacizzato l'appuntamento.

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Foto di Nedda Kupfersin

Visto che si è parlato di filati organici, cosa vuol dire, in effetti?
La lana organica per essere definita tale deve essere prodotta in conformità ad alcune norme dettate dai diversi organi di certificazione (il più importante a livello mondiale è il GOTS (Global Organic Textile Standards).
Questa certificazione assicura al consumatore che i prodotti siano ottenuti nel rispetto dei criteri ambientali e sociali applicati ad ogni livello della produzione. Dalla raccolta in campo all’etichettatura. Inoltre, le verifiche attuate per la certificazione GOTS, prendono in considerazione lo standard qualitativo dei prodotti certificati; i tessuti oggetto di certificazione sono puntualmente campionati e sottoposti a verifiche fisiche e chimiche, per valutarne l’idoneità qualitativa e prestazionale.
Le campionature vengono testate presso laboratori autonomi, così da avere un riscontro reale e provato circa l’assenza di sostanze nocive e circa le caratteristiche qualitative e di resistenza del prodotto.
In particolare abbiamo parlato dei filati presenti in negozio, e cioè Tussah Tweed, Soft Silk e Allino.
Abbiamo avuto così l'occasione di vedere dal vivo i filati in questione, toccarli, studiarli ed apprezzare le loro qualità.
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Foto di Nedda Kupfersin

Abbiamo anche esaminato alcuni capi già realizzati.

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Foto di Nedda Kupfersin

E parlando della seta, abbiamo anche fatto un piccolo approfondimento sulla sua storia, sulla lavorazione e sui vari tipi.
Si narra che la nascita della bachicoltura si deve all'imperatrice cinese Xi Ling Shi, ma probabilmente la lavorazione della seta si conosceva in Cina già nel 3000 a.C.
Gli imperatori cinesi si sforzarono di mantenere segreta la conoscenza della sericoltura. In Europa la sericoltura ebbe inizio solo intorno al 550, attraverso l'Impero bizantino; la leggenda dice che monaci agli ordini dell'imperatore Giustiniano furono i primi a portare a Costantinopoli delle uova di baco da seta nascoste nel cavo di alcune bastoni da passeggio.

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Foto di Nedda Kupfersin

La seta è la più bella e pregiata delle fibre tessili oggi conosciute.
Viene ricavata dal dipanamento del bozzolo del baco da seta. I bozzoli raccolti vengono sottoposti a cernita, alla rimozione della parte più esterna e immersi in acqua onde sciogliere la sericina che tiene la bava aderente a se stessa. I bozzoli vengono divisi poi per grossezza, spazzolati leggermente per rintracciare il capo delle bave e dipanati.
La SETA MULBERRY che si ottiene corrisponde circa alla metà della lunghezza totale (circa 2.400 – 3.000 metri). Da questa qualità si ottiene un tipo di tessuto liscio e brillante, molto regolare e senza nessuna sporgenza. Al tatto risulta caldo, morbido e estremamente fine. Questa seta è considerata di prima qualità.
La SETA SCHAPPE, TERZANELLA o FIORETTO, si ottiene da bozzoli forati, da cascami di seta, dagli scarti. La lunghezza varia tra i 4 e i 15 cm. I tessuti risultano semibrillanti ma regolari. Al tatto risulta molto fine, calda e più morbida della seta. Questa seta è considerata di seconda qualità.
La SETA BOURETTE o ROCCARDINO, si ottiene con la lavorazione delle fibre risultanti dalla seta schappe, quindi con una lunghezza inferiore ai 4 cm. Si ottengono dei tessuti irregolari, poco luminosi, opachi, con dei nodi che provocano dei forti ingrossamenti. Al tatto risulta essere resistente e piuttosto calda. Questa seta è considerata di terza qualità.
Merita menzione il DOUPPION, una seta filata da due bachi che tessono un bozzolo comune producendo così un filato doppio. Esistono tipi speciali di tessuti, come lo shantung o altre qualità irregolari, che sono prodotti con questi tipi di seta.
La SETA SELVATICA è la qualità che viene generata da altre specie di bachi. La più importante tra questi è la TUSSAH. E’ meno fine di quella prodotta dai Bombyx Mori e viene prodotta dai bruchi Tussar, che sono di una specie diversa, vivono sulle querce e hanno un regime alimentare diverso. La seta tussah è più grezza e viene reclamizzata come seta etica perché in alcuni casi i bozzoli sono raccolti dopo che la farfalla ne è uscita, quindi l’animale non viene ucciso, ma la seta è meno pregiata perché il bozzolo da cui si svolge non è integro.
(Un grazie a Veruska, fonte di informazioni sulla seta tussah).

BC Garn - Cocktail

Foto di Nedda Kupfersin

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Foto di Nedda Kupfersin

Infine alle partecipanti è stata fornita una piccola pista di modelli adatti ai filati esaminati, tra cui il mio Gardis… il tutto allietato da un aperitivo e da degli invitanti stuzzichini!

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