Bce, stime di crescita riviste al ribasso
Passano da da + 0,8% a -0,1%
La Banca Centrale Europea ha deciso di tagliare le stime di crescita, portandole da + 0,8% a -0,1%. Un duro colpo per le timide certezze made in Ue che pian piano, nonostante la crisi, stavano cercando di venire fuori. Secondo il bollettino mensile, Per il 2013 la Ue-17 crescerà dell’1,1%.Comese non bastasse, sono state aumentate pure le stime sull’inflazione, passate nel 2012 dal al’1,9% dall’1,8%.
Una domanda che a livello mondiale non decolla, la crisi del debito dell’eurozona, sono delle forze frenanti alla crescita. “Tale prospettiva è soggetta a rischi al ribasso. Questi sono connessi, in particolare, alle tensioni nei mercati del debito dell’area dell’euro e alla loro potenziale propagazione all’economia reale dell’area; inoltre riguardano eventuali andamenti sfavorevoli dell’economia mondiale, rincari delle materie prime superiori alle ipotesi, spinte protezionistiche e una possibile correzione disordinata degli squilibri internazionali.“
La Bce ha affrontato pure il delicato tema del lavoro. Questa l’opinione della vbanca central: “Dovrebbero essere ridotte le rigidità del mercato del lavoro e dovrebbe essere accresciuta la flessibilità salariale e occorre realizzare riforme ambiziose e di ampia portata a favore della concorrenza nel mercato dei beni e servizi“. Nel 2012 e nel 2013 il tasso di disoccupazione si attestreà al10,6%, stime riviste al rialzo. “È fondamentale che tutti i paesi aderiscano agli obiettivi di bilancio annunciati per il 2012“, spiega il bollettino.