A SETTEMBRE Il capitolo numero 8 di Botte di corsa si soffermerà sul Palio di Celestino V
di Raviscanina (CE) in cui la Corsa delle botti è solo uno dei tanti momenti di quest'evento settembrino.IL PAPA Il Palio di Celestino V omaggia il più grande cittadino che il centro casertano abbia mai avuto, cioè il religioso Pietro Angelerio (detto da Morrone) divenuto pontefice nell'ultimo decennio del XIII secolo.Infatti, sembrerebbe che proprio in questo luogo sia nato nel primo quarto del 1200 colui che, quinto pontefice a scegliere il nome Celestino, divenne famoso soprattutto per la rinuncia al soglio pontificio pilotata, forse, da chi poi ne prese il posto, cioè il ben più intransigente e caparbio Bonifacio VIII. E Celestino, proprio per queste sue dimissioni, viene considerato il candidato ideale - insieme a Ponzio Pilato - per rappresentare al meglio quell'ombra che fece per viltade il gran rifiuto scorta da Dante Alighieri all'Inferno (Divina Commedia, Inferno, Canto III).
IL PALIO Tuttavia, nell'attesa di sciogliere la dibattuta questione accademica, Raviscanina dedica al suo illustre concittadino ogni anno nella prima metà di settembre un'articolata manifestazione fatta di rievocazioni, sfilate e giochi dal sapore medievale perché, in ogni caso, si è di fronte a San Celestino. Di queste competizioni tra i quattro casati della Duecentesca Rupecanina (Drengot, San Michele Arcangelo, Marzano e Orsini), la Corsa delle botti è la prova più importante per l'assegnazione del Palio di Celestino V.