I Beach House sono in giro dal 2005. Fai che il primo disco é del 2006, vuol dire che per quattro anni ne ho ignorato l'esistenza. Nemmeno il loro arrivo alla celebre etichetta Sub Pop é bastata per attirare la mia attenzione. Ed ora devo assolutamente recuperare!
Ho dato un rapido ascolto a tutti gli album (se avete spotify fatelo pure voi) e non so da dove partire. Parleró di Teen Dream, l'ultimo del 2010. Molto piú pulito e definito dei primi due ma non per questo meno sincero o intenso. In tutta questa urgenza di fare cose rivoluzionarie e dotte citazioni degli anni '80, inventando un alveare di sub-generi dai nomi incomprensibili, accolgo con piacere gente come il duo di Baltimora che recupera il senso di fare la cosa piú semplice, e difficile allo stesso tempo: belle canzoni.
I Beach House mi hanno trascinato con loro in un mondo di storie avvolgenti come un liquido asciutto e morbido. La voce calda e a tratti graffiante di Victoria Legrand si intreccia con i sapienti arrangiamenti strumentali di Alex Scally per creare un dream pop con ombreggiature dark e psichedeliche.
Vi lascio all'ascolto che, come sempre e ancor piú in questo caso, vale piú di mille parole.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake