USA 2012
Titolo Originale: Beasts of the Southern Wild
Regia: Benh Zeitlin
Cast: Quvenzhané Wallis, Dwight Henry, Levy Easterly, Gina Montana, Lowell Landes, Jonshel Alexander, Kaliana Brower, Nicholas Clark, Henry D. Coleman, Philip Lawrence
Genere: Drammatico, Fantastico
La trama in breve: Hushpuppy è una bambina che vive con il padre in una comunità bayou chiamata Bathtub, a sud della Lousiana. Il padre Wink è un genitore severo ed affettuoso. In un periodo di sconvolgimenti climatici, la Terra inizia a surriscaldarsi, i ghiacci iniziano a sciogliersi e questi cambiamenti riportano in vita delle creature preistoriche chiamate Aurochs. Quando il padre si ammala gravemente, Hushpuppy decide di partire per un lungo viaggio, in cerca della madre.
Non sono avvezzo a giudicare i film in base a quante menzioni essi hanno ricevuto. Anzi, è una cosa che non mi piace proprio fare, visto che molte volte, i premi ricevuti non sono sempre indice della grandezza di un film, così come il fatto di non averne ricevuti non è indice del fatto che un film non sia meritevole o ancora di più. Basti pensare, ad esempio, che nessun film di Stanley Kubrick ha mai vinto un Oscar, e se non mi sbaglio non ha mai nemmeno ricevuto una nomination. Eppure tutti sappiamo quanto grandi siano stati, e siano tuttora, i film di Stanley Kubrick. Giusto per fare un esempio più attuale, nemmeno Leonardo DiCaprio, dopo essersi levato di dosso il ruolo di “Jack di Titanic” ed essere riconosciuto unanimemente come uno dei migliori attori in circolazione, ne ha mai vinto uno. Eppure, probabilmente lo avrebbe meritato.
Ma veniamo a noi e a questo film. Data la premessa fatta, dico subito che il film ha ricevuto numerosi premi in giro per il mondo ed è candidato alla vittoria di quattro premi Oscar, tra cui l’incredibile premio come miglior attrice protagonista per Quvezhané Wallis, che ha nientepopodimeno che la bellezza di… nove anni. Nove anni!!! E una bambina di nove anni riesce da sola a tirarsi dietro un intero cast in un film che da una parte è magico, pieno di speranza e dal rovescio della medaglia risulta essere anche crudo e alquanto realistico.
Crudo perchè effettivamente il film riesce a riprodurre con assoluto realismo la situazione di quei luoghi, che da una parte sembrano essere tra le zone più povere degli interi Stati Uniti (non ho visitato ma ho letto quindi parlo non per esperienza diretta), mentre dall’altro lato sono state disastrate nel 2005 dall’Uragano Katrina e ancora mantengono gli evidenti segni di quel disastro.
Magico perchè il regista, l’esordiente Benh Zeitlin (anch’egli candidato al premio Oscar come Miglior Regia), con la scelta di affidare la narrazione alla voce della bambina, riesce a dare quel tocco di speranza di cui il film ha bisogno e di cui il film ci vuole rendere testimoni. E i movimenti a volte leggeri e a volte mirabolanti della telecamera sono orchestrati ottimamente, grazie anche all’accompagnamento di una colonna sonora tra le più dolci e coinvolgenti.
Voto: 9