Dev’essere un rito celebrato non con spargimento d’incenso ma di aromi alla diossina dolcificata, nel quale lo sforbiciatore V. Zanolli amputa in stato d’estasi le lettere non gradite al padrone. Forbici d’acciaio puro, affilate, che agiscono con precisione feroce sotto lo sguardo iniettato d’odio ideologico del megadirettore del giornale La Provincia.
Proposta per aggiornare la testata del noto giornale La Provincia di Cremona
Ma si può? Non si tollera neanche un civile dibattito a distanza tra il signor Goffredo Savi e il signor Ezio Corradi? E tutto per paura che dell’acciaieria si discuta?
Goffredo Savi pone oneste questioni, si firma civilmente, Ezio Corradi civilmente risponde… No! Non si può! Sull’acciaieria valgono solo i diktat, secondo il peggior metodo autoritario. Il prossimo passo sarà intitolare la testata Pravda.
Segue il testo della missiva di Ezio Corradi. In neretto la parte tagliata da V. Zanolli.
Oggetto: invio risposta alla lettera del Sig. Savi (La Provincia – pag. 14 del 14 giugno 2012) , con preghiera di pubblicazione integrale: in caso contrario chiedo di essere informato e di non pubblicare la mia risposta.
Ringrazio per l’attenzione, buon lavoro.
Ezio Corradi
“Egregio Signor Direttore,
leggo a pag 14 del quotidiano “La Provincia” del 14 giugno 2012 la lettera a me indirizzata dal Sig. Goffredo Savi.
Dico subito che rispetto le opinioni del Sig. Savi. Lo informo che, prima di tutto come cittadino ed incidentalmente come ambientalista, in tutti questi anni non ho mai affermato nulla contro la gestione dell’acciaieria Arvedi: la sua opinione, su questo argomento, può coincidere con la mia. Anzi, mi auguro che l’acciaieria vinca la sfida a Cina e India. Sul resto lo invito a documentarsi meglio, a studiare gli effetti sulla salute e sull’ambiente di quanto le industrie insalubri possono provocare anche con “emissioni a norma di legge”. Mi pare di aver letto da qualche parte che nanoparticelle, micropolveri e diossine, col passare degli anni, non siano proprio ben gradite agli organismi degli esseri viventi di terra, di cielo e di acqua. Attendo “con paziente spirito ghandiano” che si ricreda, pronto a dargli ragione, ad ammettere il contrario e quindi un mio errore nel caso il Sig. Savi avesse davvero ragione. Rimango comunque dell’opinione che un Dirigente di un Ufficio Pubblico, quale è in questo caso l’A.R.P.A.-Dipartimento di Cremona, non si debba mai permettere di “dare del criminale” a chi chiede solo informazioni e di essere informato. Le regole della convivenza civile e del rispetto delle persone e delle loro opinioni, impongono questo. Se questo Dirigente non è in grado di sostenere questo ruolo, visto il posto di responsabilità che occupa (e lo stipendio adeguato che percepisce grazie ai cittadini contribuenti…), è meglio per tutti che cambi lavoro, dove, a sua libera scelta. Con questo Dirigente, se ne dovrebbero andare a respirare la sana aria del complesso acciaieria-zincheria, tutti quei politici, amministratori e Responsabili Amministrativi che, come gli struzzi, hanno concesso, firmato e timbrato i permessi per far sorgere questi due grandi e importanti stabilimenti in mezzo alle case dove abitano e vivono quattromila cittadini -bambini ed anziani compresi- di Spinadesco e Cavatigozzi. Firme e permessi più volte censurati, negli anni scorsi, dai Tribunali Amministrativi e addirittura dal Consiglio di Stato. Comprendiamo che questa situazione metta in apprensione l’imprenditore proprietario che ha investito nell’acciaieria e nella zincheria creando occupazione, ma, con buona pace del Sig. Savi, questa situazione così come la crisi economica internazionale che stiamo vivendo, sfortunatamente non è mai dipesa “dagli ambientlsiti”. Da cittadino, rivolgo un saluto al Sig. Savi ringraziandolo per la sua lettera e per il suo coraggio civile di averla firmata senza sigle anonime, pronto a discutere con lui in ogni momento.
Ezio Corradi
Vicepresidente Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia”
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake