In sinagoga
Il primo maggio, giornata universalmente dedicata ai lavoratori, il Vaticano ha deciso di beatificare Giovanni Paolo II, mostrando una ostentata volontà di prevaricazione e con il chiaro intento di oscurare il primo maggio laico invadendo Roma e i media con questo evento. Una massa di fedeli si riverserà nella capitale facendo contrapporre due celebrazioni, una laica e l'altra cattolica, in modo artefatto e provocatorio. La fede qui si testimonia mettendo in evidenza l'esteriorità, le grandi masse, i numeri, il folclore e l'illusione di poter dire che "erano in tanti" come sinonimo di richiesta di religione per risollevare le sorti di un culto cattolico in declino.Sfruttare il sentimentalismo che suscita la figura di Wojtyla, uomo dirompente, carnale, carismatico e sanguigno, per affermare una visibilità che nasconde il vuoto dello stesso personale clericale.
Il bacio al Corano
Siamo in pieno paganesimo religioso; sceneggiate, parate, mondanità. Giovanni Paolo II, cui va riconosciuto il grande merito di essere stato pioniere nel rapporto con le religioni non cristiane, sarà reso strumento per rilanciare, attraverso un operazione di puro marketing, una chiesa cattolica affossata da se stessa e dalla sua storia di menzogne e sopraffazione, che tenta invano di mostrare un volto mai stato riconoscibile, non fosse altro per la distanza che ha messo tra sè e il suo originario insegnamento.By Jitsu Mu tutti i diritti riservati
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