Beautiful Player (Beautiful Bastard #3) di Christina Lauren

“Do you ever feel like the people who mean the most aren’t the people you see the most? Lately I just feel like I’m not putting my heart where it matters.”

“Beautiful Player” è il terzo volume della serie del duo Christina Lauren, “Beautiful Bastard” e fino ad ora è il mio preferito. Non so se è perché la protagonista si occupa di bioingegneria (come sanno anche i muri il mio campo di studi), se è una ragazza piena di verve e sarcasmo che si ritrova a conoscere di nuovo la cotta dei suoi sedici anni, o se comunque ad ogni libri le due scrittrici americane ci mettono nuovi spunti e sensazioni, fatto sta che ho adorato questa storia, che anche con qualche cliché tipico, è riuscita a catturare la mia attenzione.

Hanna Bergstrom si è da poco trasferita a New York, dove ha intrapreso una promettente carriera da ricercatrice alla Columbia University. Ha ventiquattro anni e trascorre le giornate rinchiusa in laboratorio. Ma quando persino suo fratello Jensen, da sempre iperprotettivo, le fa notare che sta trascurando la sua vita sociale, capisce che è ora di uscire, farsi degli amici, iniziare a frequentare qualcuno. E chi può trasformarla nella sensuale sirena che ogni uomo desidera se non il bellissimo migliore amico di Jensen, Will Sumner, imprenditore senza scrupoli e playboy senza remore?
Will è abituato a rischiare, ma su questa nuova sfida ha seri dubbi… Finché una notte l’innocente universitaria non lo tenta nel suo letto, insegnandogli un paio di cosette sulle donne che non dimenticherà più. Adesso che Hanna ha scoperto il potere del proprio sex appeal, sta a Will convincerla che è lui il solo uomo di cui ha bisogno…

Mi trovavo in un momento di crisi con la lettura, anche se a dire il vero mi ci trovo ancora, e avevo bisogno di una romance particolare a tirarmi su. Per fortuna Goodreads non è solo fonte di straordinari libri ma anche un luogo in cui scambiare opinioni (ho già detto che adoro Goodreads?) e parlando con Angyy per avere suggerimenti è uscito fuori questo titolo. E devo dire che aveva ragione. Certo è una romance, ma credo che sia una delle meglio riuscite che abbia letto ultimamente, considerando quanto sia difficile emergere in un mondo che pullula di libri del genere. Quello che mi ha piacevolmente sorpreso è il ritmo della conoscenza, il fatto di immergerci in una storia che sai già dove va a finire, ma sembra quasi imprevedibile nel modo in cui ci si arriva. La storia è narrata a punti di vista alternati, il classico espediente utilizzato da Christina Lauren e in questo caso perfettamente riuscito. Hanna è una ricercatrice in una delle università americane più prestigiose dopo aver terminato gli studi nel tempio di qualunque membro della comunità scientifica, il MIT, ed è completamente assorbita dal lavoro. Manca di quell’equilibrio fondamentale tra impegno lavorativo e vita privata, necessario per condurre una vita sana. Hanna con battute sarcastiche sempre a portata di mano, è una donna intelligente, curata, ma non maniacale, non è la classica protagonista bruttina che si scopre bellissima agli occhi dell’uomo di tutto e non è neanche una di quelle donne che cambiano per amore del tipo da conquistare. È una donna determinata e coscienziosa che si ritrova a seguire il consiglio del fratello maggiore, scoprendosi ancora attratta di Will. Will è un uomo maturo, con un lavoro solido alle spalle, insieme a Max Stella, il protagonista del secondo volume della serie, e che ancora non ha deciso di sistemarsi. I suoi amici sono già alle prese con una relazione seria, il desiderio di sposarsi e costruire un rapporto solido, ma lui pur sentendone la pressione ancora scivola verso altri lidi. Ritrovarsi una cresciutissima Hanna di fronte lo sconvolge, ma allo stesso tempo lo intriga, perché tra di loro si instaura una dinamica affascinante. Hanna è diretta, istintiva e non ha filtri tra bocca e cervello e Will la vive come una vacanza dalle donne con cui ha a che fare di solito, che indossano una maschera per compiacerlo e ottenere la sua attenzione. Will, approfondendo la conoscenza con la ragazza si ritrova insoddisfatto, inquieto e alla ricerca di qualcosa che non riesce a stabilire. Hanna lo scuote e lo spinge lontano dalla sua comfort zone, considerando anche che in un certo qual modo gli incontri tra loro sono sempre esplosivi e non lasciano spazio a dubbi sulla vera natura del loro rapporto, nonostante le paure che entrambi devono affrontare. Impegnarsi non è mai facile, ma i due trovano un equilibrio magico, per gestire le loro vite.

Le comparse delle altre coppie sono sempre molto divertenti, soprattutto quando compare Max, che mi strappa sempre una risata col il suo aplomb molto british. Ma i veri protagonisti restano Will e Hanna che devono cercare di trovare un compromesso nella loro naturale propensione a non fidarsi. L’ambientazione è ancora una volta quella della straordinaria New York che io adoro senza possibilità di scampo e che mi induce sempre a sognare in un modo che non mi permette nessun’altra città. Le descrizioni sono ridottissime ma danno comunque quell’assaggio inconfondibile della metropoli americana.

Il particolare da non dimenticare? Un reggiseno sportivo…

Passione, incertezza e corse si alternano in una storia ricca ed entusiasmante, che intrattiene e affascina il lettore. Il classico schema della romance si unisce a personaggi ben costruiti e un ritmo serrato che sottolinea la passione tra due scienziati alla ricerca di un amore travolgente e duraturo che deve lottare con le reciproche paure.

Buona lettura guys!