È domenica. Fa caldo, e gioisco mentalmente perché odio il freddo, penso di essere una delle poche persone che sguazza nel sole e nella consapevolezza di poter girare senza lana addosso. Lo so, lo so, ditemi quello che volete, ma tanto non mi dissuaderete dal pensare che caldo > freddo. Stateci voi a soffrire per il Fenomeno di Raynaud tutto l’inverno (grazie geni). Btw mi sono resa conto che ultimamente ho postato solo recensioni sul blog, considerando anche che vorrei liberarmi di tutti gli arretrati. E mentre mi continuo a crogiolare nell’atmosfera creata dal genio di Aidan Chambers nella sua “Danza sulla mia tomba” ho deciso di rispondere a questo TAG a cui ero stata chiamata settimane fa (non esagerare Anncleire, forse un paio). Ringrazio G. di Le Parole Segrete dei libri per avermi taggato e… here we go!
*Premessa: chi ha inventato questo TAG è un sadico, sono delle domande complicatissime, davvero tanto*
- Quale libro ti ha fatto sentire sicuro, di te stesso o della tua vita?
Originally posted by recyclinghearts
Credo che i libri migliori siano quelli che ti mettono in gioco, che non ti lasciano crogiolare nelle tue sicurezze. Solitamente, come ben sapete, leggo libri di evasione, romance, che non mi concedono altro che qualche ora per staccare il cervello dall’elettromagnetismo che invade la mia vita. Scelgo sempre libri che non siano scontati, che in un qualche modo assurdo possono scuotermi dal dolore. Ma se penso ad Oceano Mare di Baricco, credo di poter dire di essermi sentita sicura, nel momento in cui ho capito di essere al sicuro da un naufragio.
- Quale libro ti ha fatto sentire partecipe o particolarmente solidale con i personaggi?
Originally posted by feelalittlemagic
Lo cito spesso, ma è uno di quei libri che mi porto dentro, da un sacco di tempo e che in un qualche modo assurdo non riesco a togliermi dalla testa. Parlo di Un uomo di Oriana Fallaci, con quell’atmosfera di tragedia annunciata, la voglia di superare tutto, di impegnarsi. “Il canto del cigno di un vero combattente è il rantolo che egli emette davanti al plotone di esecuzione”. O il passo sull’abitudine, su come l’uomo si abitua a tutto, anche alla prigione, al dolore, alla morte.
- Quale libro ti ha fatto sentire ansioso?
Originally posted by emptyoff
Mmm ansiosa, non lo so, cerco di stare alla larga dall’ansia, visto che ne soffro abitualmente, con quella sensazione sgradevole alla bocca dello stomaco che mi riduce sempre ad un ammasso di nervi. Vogliamo dire Compatibilità elettromagnetica di Clayton R. Paul (ah è anche fuori commercio lo stronzo)? Maledetto… ci ho sputato sangue a ottobre/novembre dello scorso anno.
- Quale libro ti ha fatto sentire deluso o insoddisfatto?
Originally posted by capturing-kawaii
La delusione è dietro l’angolo, perché diciamocelo, spesso, si hanno aspettative incredibilmente alte in proposito. L’ultima grande delusione è Love letters to the dead di Ava Dellaira (Siamo grandi come la vita in italiano) che avrebbe dovuto essere chissà quale capolavoro di narrativa per ragazzi che invece si è rivelato una vera e propria accozzaglia inutile alla vita.
- Quale libro ti ha fatto sentire confuso?
Originally posted by wtfchrisstuff
Confusa? Rispetto a chi o a cosa? Al libro? Boh forse La Montagna Incantata di Thomas Mann uno di quei libri che mi da il senso di tutto, potente, che non si ferma di fronte a niente, che ti lascia con quel senso di incertezza e dubbio. Leggi e ti domandi perché e per come. Mann uno dei miei scrittori preferiti.
- Quale libro ti ha fatto sentire soddisfatto?
Originally posted by jazminpotterhead
Ecco a questa domanda non posso rispondere. Sei soddisfatto rispetto a qualcosa che hai fatto tu, un obiettivo raggiunto, qualcosa che hai realizzato. Leggere un libro soddisfa il mio bisogno cronico di vivere, quel senso di disperata follia che si sedimenta nei meandri della mia testa quando non sono con un libro in mano. È l’atto che mi regala soddisfazione, che il libro in se.