César è il portiere di uno stabile elegante ,abitato da bella gente. Il suo sguardo profondo e il sorriso sempre accennato sembrano una garanzia di cortesia e cordialità.
Sembra avere una relazione con Clara perchè dopo un incipit onirico lo vediamo a letto assieme a lei ma subito ci viene insinuato il dubbio. Lui all'alba va via dall'appartamento di lei e va nel seminterrato,si fa una doccia, si mette il camice grigio ed è pronto ad aprire le porte dello stabile per cominciare la settimana.E subito il dubbio viene dissipato in favore di una certezza: César dorme assieme a Clara ma lei non lo sa.
Delittuoso raccontare di più dello svolgimento di questo thriller dalle venature orrorifiche.
Balaguero si riappropria della regia in toto e ritorna alle atmosfere sulfuree del condominio della paura in Para entrar a vivir (2006) che faceva parte della serie delle Peliculas parano dormir.Stavolta perà il male assoluto ha lo sguardo di César, unico artefice dello scompaginamento della vita di Clara e di piccoli dispettucci anche agli altri condomini tuttavia inconsapevoli del mostro che hanno nel seminterrato..
César ha una madre immobilizzata in un letto d'ospedale a cui racconta tutta la propria avversione per la felicità altrui.
E lui si erge ad angelo distruttore delle vite degli altri con sempre più alto sprezzo del pericolo.
Bed Time ( titolo internazionale che ancora non riesco a stabilire se idiota o geniale , al posto del ben più calzante Mientras Duermes) è un ritratto a tutto tondo di un cattivo che non permette nessuna forma di empatia anche se povero ,solo e infelice nonostante i condomini non brillino per simpatia.
César è perfido fino al midollo e incapace del benché minimo ravvedimento.
Un personaggio estremo , sgradevole che però non scivola mai nella caricatura.
La pellicola di Balaguero non ha un attimo di sosta e ci regala l'inquietante ritratto di un maniaco preda dell'infelicità il cui unico sollievo è sapere che anche gli altri sono infelici.
Un ritratto in cui la psicopatologia di César è mostrata in crescendo fin quasi all'insostenibilità in un finale che fa dell'ambiguità la propria cifra dominante.
Luis Tosar con il suo carisma divora letteralmente la pellicola in cui echi di Hitchcock convivono assieme a repulsion(s) polanskiane.
Il suo sguardo gelido e penetrante è di quelli che non si dimenticano tanto facilmente , neanche dopo i titoli di coda.
Ben scolpita nella memoria la sequenza in cui César è nella casa di Clara all'arrivo di lei e del suo fidanzato ( vera ansia a cubetti).
Bed Time ha dalla sua anche una messa in scena di raffinata efficacia.
Un mistero il mancato arrivo tempestivo sul mercato italiano, mandato al macero nella canicola estiva di un paio di anni fa , eppure era un film con del potenziale commerciale non indifferente anche per un popolo cinematografico bue come il nostro.
Forse abbiamo i distributori che ci meritiamo.
PERCHE' SI : Luis Tosar ti fa venire i brividi solo a guardarlo, progressione thriller inarrestabile
PERCHE' NO : riesce difficile credere che uno possa fare tutto quello che fa Cesar senza essere minimamente sospettato o scoperto...
( VOTO : 7 + / 10 )