Ormai il vero scopo di questa rubrica è rispolverare titoli per lo più DreamWorks che avevo evitato al momento dell'uscita.
Come per gli altri, questo Bee-Movie non aveva l'appeal necessario per spingermi in sala, primo fra tutti perché i film con protagonista il mondo degli insetti sono ormai passati di moda dopo i fasti di A bug's life e Z la Formica.
Non paga della rivalità ancestrale con la Pixar, la casa di produzione di Spielberg e soci se ne è uscita nel 2007 con questo lungometraggio che ruota attorno all'infelice e insoddisfatta ape Barry. Giovane e inesperta, si ritrova davanti un futuro che si basa solo ed esclusivamente sul miele. Amareggiato da tanta monotonia, Barry lascia l'alveare per un giro in città finendo per conoscere la fioraia Vanessa Bloom e scoprire così che gli esseri umani sfruttano e usano i suoi simili per accaparrarsi e mangiare il miele prodotto con fatica.
Convinto dell'ingiustizia di questo fatto, Barry si lancia in una causa contro l'umanità, vincendo e privando gli uomini del nettare degli dei e dando finalmente delle meritate vacanze alla sua comunità. Ma come Einstein insegna, se le api smettono il loro frenetico lavoro, non mancherà molto alla fine del mondo e infatti mancando l'impollinazione, il verde inizierà a scarseggiare e così la vita ad ingrigirsi che verrà messa a rischio mancando il primo anello della catena alimentare.
Riportare le cose al loro posto non sarà così facile, ma con l'aiuto di Vanessa e dei suoi amici, Barry sistemerà le cose trovando anche un lavoro a lui più consono.
Nonostante le citazioni con personaggi famosi nei panni di loro stessi (Sting e Larry King tra gli altri), Bee Movie resta sostanzialmente un film di animazione per bambini che non ha la stessa forza emotiva e sognante di altre produzioni DreamWorks. Gli stessi disegni appaiono infatti non perfettamente curati, con un protagonista ape divertente, certo, ma esteticamente datato e la cui infatuazione con la fioraia umana è scontata e impossibile.
Tralasciando però questi punti negativi che si basano soprattutto sull'assurdità di alcune scene e la non originalità dei personaggi, la serata in compagnia di Barry e soci la si passa tranquillamente e si ride anche, ma, come si suol dire, c'è di meglio in giro.
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