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“Beethover’s silence ‘… io sono Irina e sono Elise…’”, di Sonia Paolini

Creato il 26 febbraio 2016 da Ceenderella @iltempodivivere

Buonasera, bambini belli! TGIF! Questa settimana è stata durissima, con orari pessimi e combattuta con la mia nuova migliore amica, l’insonnia, che mi lascia stremata ogni mattina. Motivo, anche per cui oggi pomeriggio, anziché scrivere le due recensioni che avevo programmato di buttar giù dopo l’università, ho preferito guardare due puntate di Shannara che mi piace ma ehi, non sono la sola a pensare che ricordi troppo Il signore degli anelli, vero?
Per cui vi lascio la presentazione di un romanzo uscito il mese scorso per Lettere animate, le cui copertine, come al solito, mi piacciono sempre particolarmente.
Passate una bella serata, ciccini <3"><3"><3"><3

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copertinaBeethover’s silence
‘… io sono Irina e sono Elise…’

di Sonia Paolini


EDITORE: Lettere Animate
ANNO: 2016
PAGINE: 362
Lo potete trovare in formato ebook (ed entro fine mese in cartaceo) su:
Amazon | Mondadori store | Kobo Rizzoli | Bookrepublic


Due colleghi psicologi e amici di lunga data ideano un progetto che vede protagonisti due loro pazienti, diversi in tutto ma uniti dalla profonda sofferenza che li ha segnati e inaspettatamente dalla musica classica. Il desiderio della giovane Irina, martire di violenze e abusi, di vivere l’esistenza di una comune adolescente si fonderà con la speranza di Philippe di superare il rimorso di aver permesso che la moglie e il figlio, vittime della sua effimera esistenza, morissero. Faranno da cornice ai loro desideri e speranze l’energia della dottoressa Jean La Mot, che considera il suo operato una missione, la determinazione e il coraggio di Etienne, deciso a percorrere la lunga strada che dista dal proprio cuore a quello della ragazza che ama e l’ossessione di Pierre Danton, un efferato criminale, di riavere accanto a sé la sua donna. Ogni parte del progetto è studiata nei minimi dettagli, niente andrà storto o forse niente andrà per il verso giusto…


Fece una doccia calda e, tornata nella stanza, indossò una camicia di Philippe, che prese da un cassetto interno dell’armadio. Rimesso a posto il letto, uscì dalla stanza e scese al piano terra. Seduto sul divano con il cane accucciato ai suoi piedi, Philippe stava leggendo un quotidiano. Appena la vide scendere le scale, la guardò con aria grave e preoccupata.
“Elise buon giorno, come stai?”
“Benissimo!” esclamò euforica, mentre il cane, allontanatosi dall’uomo, l’aveva raggiunta sulle scale e lei si era chinata per prenderlo in braccio.
“Perdonami Elise… non so cosa mi sia successo la scorsa notte. Ero ubriaco, non credo di aver mai bevuto così tanto champagne in vita mia, mi sono completamente lasciato andare, senza riserve e inibizioni. Ho sbagliato… è tutta colpa mia… me ne assumo ogni responsabilità. Una cosa del genere non sarebbe mai, mai dovuta accadere.” L’espressione raggiante, che la ragazza aveva mentre con il cane in braccio scendeva le scale, fece posto a un’incredula e disperata delusione. Appena udì le sue parole, si fermò sui gradini, rimise il cane a terra e lui andò a rifugiarsi nella sua cuccia.
“Perché parli così? Ho trascorso la notte più bella della mia vita e…”
“Hai poco più di sedici anni… sei una bambina! Ti rendi conto? Sei minorenne, sei sotto la mia protezione e, invece, mi sono comportato come se fossi io la persona da cui proteggerti!”
Irina avvertì dentro di sé un forte e sordo vuoto. “Non dire così. Noi ci amiamo, quello che questa notte abbiamo fatto non è stato un errore, lo volevamo entrambi e…”
“Smettila! Ero euforico per il successo della prima, e per giunta ubriaco, non era amore quello che ci ha unito questa notte!”
“Ma io ti amo, io…”
“Cosa ne sai tu dell’amore!” la interruppe di nuovo, seccato dalla sua insistenza. Era disperata, la stava trattando come una bambina e lei non poteva permetterlo.
“Forse più di te… almeno non ho mai fatto male a nessuno!”
Eccolo, finalmente un colpo basso, che lui incassò senza difendersi, ma poi, senza guardarla, riprese severo: “Elise non puoi più stare qui. Non sono in grado di proteggerti, è evidente. Mi sono approfittato di te, della tua vulnerabilità.”
Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime e non fece nulla per trattenerle.
“Non mi vuoi qui con te?” “No Elise, non più! Nel pomeriggio mi metterò in contatto con il dottor Ducrée, gli dirò che non sono in grado di proteggerti e che al più presto deve essere trovata una soluzione diversa.”
Per un attimo rimase in silenzio a guardarlo, come fosse la prima volta che lo vedeva, poi, distolto lo sguardo, esplose: “Sei senza cuore… sei uno schifoso bastardo… e spero che…”
Non riuscì a terminare la frase, che qualcuno suonò il campanello della porta d’ingresso. Colpevoli, gli sguardi di entrambi si incontrarono. Chi era venuto a cercarli di domenica mattina? Philippe le suggerì di andare nella sua stanza a indossare qualcosa di più appropriato, mentre lui sarebbe andato ad aprire. Era Étienne.


SULL’AUTRICE

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Sonia Paolini è nata e vive in provincia di Roma insieme ai tre figli e al marito. Lavora in un’azienda di Roma e nel tempo libero si diletta nella scrittura. A dicembre 2012 ha pubblicato un romanzo in versione e-book (Sinnerman, casa editrice Drops Edizioni), nel 2013 ha pubblicato due racconti in versione cartacea (Nothing Else Matters, casa editrice Montegrappa, raccolta Mon Amour!; Sanctae Foedus Amicitiae, casa editrice Montegrappa, raccolta Mes Amis!), arrivati finalisti a due concorsi letterari indetti dalla casa editrice. Beethoven’s Silence ‘… io sono Irina e sono Elise…’, è il suo nuovo romanzo pubblicato a gennaio 2016 dalla casa editrice Lettere Animate.
La potete trovare su Facebook, Twitter e Linkedin.


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