La fregatura è che tutti hanno avuto la stessa idea… Si viaggia migliaia di miglia per poi guardare la tv e alloggiare in un posto che ha gli stessi comfort di casa nostra. Dovete chiedervi: tutto questo a che serve? Dal film The Beach
Serve a sentirsi un pò a casa, risponderei. Specie se questa casa, Roma, è stata lontana più di 800 Km per qualche giorno. Belgrado mi ha costretto ad aprire gli occhi e a ricordarmi quanto io sono fortunata. Cosa ho imparato? Cosa ho visto? Si vive nella capitale serba con uno stipendio base di 400 euro. La maggior parte di loro ha, per fortuna, una casa di proprietà. Uno su due in famiglia non lavora. Sono più le morti che le nascite. 1 euro corrisponde a 111 dinari. Le banche sono aperte anche di sabato con orari insoliti fino alle 19. I serbi possiedono una massa muscolare incredibile. Le piazze e le strade del centro sono sempre pattugliate dalla polizia. Rigidi i controlli sui mendicanti e su chi vende per strada. I chioschi di popcorn e gelati sono ovunque. Se compri un magnum o qualsiasi altro gelato, ti tolgono l’involucro. Il palazzo presidenziale è in centro e pochissime sono, almeno all’esterno, le guardie di sicurezza. Il Danubio è impressionante, nella parte vecchia della città (Zemun) si mangia il pesce sulle navi dei pescatori o su grandi battelli arenati a riva. Il piatto tipico? La carne sopra ogni altra cosa. I semafori hanno i conta secondi. La stazione ha 10 binari e treni vecchissimi. I taxi non sono economici se capiscono che sei un turista. Il ristorante più buono? 3 Hats In Skadarlija, vicino il teatro nazionale. Quanto si spende per mangiare? Dai 300 dinari per un primo ai 600 dinari per un secondo. Cosa dimentico di dirvi? Ah si, qui la moda non è di casa e nei parchi potete caricare il vostro cellulare su apposite colonnine caricate da pannelli solari. Se vi sembra poco…
di Sonia Rondini