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Beli e Hornets da record Bargnani e Raptors col fiato corto

Creato il 07 novembre 2010 da Basket - Di Tutto Un Po'

Continua l’ottimo momento di forma del bolognese, protagonista anche nella vittoria contro Milwaukee: NO per la prima volta inizia una stagione con un record di 6 vittorie e 0 sconfitte. Un’altra battuta di arresto per Toronto in trasferta a Portland

Marco Belinelli. Ap
Marco Belinelli

In questo momento nulla sembra rallentare questi Hornets. Nemmeno un difficile “back to back” dopo l’esaltante successo sugli Heat. New Orleans, infatti, riesce a gestire i proprio alti e bassi a Milwaukee e conquista un successo da grande squadra. Gli Hornets ricevono un’altra prestazione tutta sostanza da parte di un Marco Belinelli in ottima forma e superano gli scorbutici Bucks 87-81.

GIOCATA DA HIGHLIGHT — Gli ospiti giocano a viso aperto dalla palla a due. Belinelli si presenta subito con il suo marchio di fabbrica, la tripla dall’angolo, i Bucks rispondono alla produzione di New Orleans con i canestri di Andrew Bogut ma a metà frazione gli Hornets piazzano un parziale di 12-0 che li porta al +5. Chris Paul, proprio come nel primo match della stagione, si porta a spasso Brandon Jennings, ma quando i titolari (incluso Beli) vanno a prendere fiato in panchina, le riserve di New Orleans pagano dazio. L’azzurro, David West e Paul tornano sul parquet a 5’35’’ dal riposo sul 30 pari e gli ospiti riprendono in mano le redini del match. Milwaukee riesce a rimanere aggrappata a New Orleans solo per i troppi turnover (ben 13 nel primo tempo) della squadra della Louisiana. La giocata più spettacolare del match arriva in chiusura di frazione e la firma proprio Marco Belinelli. A un secondo dalla fine del primo tempo il bolognese cattura un rimbalzo in difesa, fa due passi e appena fuori la propria area lascia partire, proprio sulla sirena, una fiondata che trova la retina. Il più classico canestro da highlight che lascia di sasso gli spettatori del Bradley Center e manda gli Hornets negli spogliati avanti 41-35.

MAI SUCCESSO — La ripresa non cambia gli equilibri. I Bucks giocano con intensità, ma fanno confusione, gli Hornets tengono in mano il pallino del gioco nonostante qualche passaggio a vuoto. New Orleans cambia marcia dopo pochi minuti. Il solito Beli con la solita tripla dall’angolo la porta al +10, David West diventa incontenibile nella zona pitturata e gli Hornets girano a mille. L’azzurro torna in panchina a 4’24’’ dalla fine del terzo quarto con gli ospiti avanti 56-44. Ancora una volta pero’ le riserve di coach Monty Williams permettono il ritorno di Milwaukee. Paul torna a 9’18’’ dalla sirena, Belinelli un minuto più tardi, ma il vantaggio della squadra della Big Easy è sceso a sole cinque lunghezze. La leadership di Chris Paul, tanto per cambiare, aiuta gli Hornets a ritrovare disciplina in attacco. Il bolognese si inventa un canestro dalla media distanza in torsione dall’altissimo quoziente di difficoltà, poi a 3’54’’ dalla fine, firma la tripla del +7 che sembra mettere ko i Bucks. Milwaukee però con orgoglio prova a spaventare gli Hornets. I padroni di casa, infatti, a un minuto dalla sirena hanno la possibilità’di arrivare al -1, ma dalla lunetta Drew Gooden fallisce due liberi. Chris Paul così punisce i Bucks con un canestro in penetrazione e New Orleans mantiene la propria sorprendente (ma meritatissima) imbattibilità stagionale. Per la prima volta nella storia della franchigia gli Hornets iniziano la stagione con un record di 6-0.

Milwaukee: Bogut 19 (7/11). Rimbalzi: Bogut 14. Assist: Jennings 15.
New Orleans: BELINELLI 14 (1/2 da due, 4/7 da tre), 5 rimbalzi, un recupero in 30’. West 25 (10/12). Rimbalzi: Paul 9. Assist: Paul 6.

Portland-Toronto 97-84

Andrea Bargnani. Ap
Andrea Bargnani

Toronto ritorna a casa dalla prima trasferta ad Ovest con un bilancio di 0-4 dopo l’ultimo ko (97-84) contro i Blazers, che hanno avuto il pieno controllo per quasi tutta la gara. Dopo 10 punti nel primo tempo con 5/10 dal campo, ma anche tre palle perse, Bargnani si spegne nel secondo in cui va a segno solo una volta in palleggio, arresto e tiro all’inizio del terzo quarto (47-39). Poi il buio: 0/5 al tiro nell’ultimo quarto e mai un tentativo di attaccare il canestro. Nel terzo quarto disastroso per Toronto (a parte i minuti finali), il fenomenale Brandon Roy taglia a canestro e riceve un pallone d’oro da Andre Miller, quindi Roy subisce un fallo debole da parte di Bargnani in recupero e completa un gioco da tre punti. Il Mago va in panchina con 3 falli e il fiato corto. Bargnani sembra soffrire il back to back, ma non è il solo. DeRozan conclude una gara disastrosa con 1/10 dal campo e in generale Toronto non riesce a tenere il passo degli avversari che nel corso del terzo quarto raggiungono il +23. Il solito Brandon Roy sostiene l’attacco di Portland con 13 punti nel secondo quarto. Quando la difesa di Toronto riesce a mordere crea qualche difficoltà al gioco avversario, ma il problema per i Dinos è mantenere alta l’intensità. Con un pessimo 28% dal campo nel primo tempo, è sorprendente che i Raptors siano ancora in partita (35-45). Bargnani ha fatto la sua parte, ma gli altri quattro titolari hanno complessivamente il 2/16 dal campo. Così non si va molto lontano. Lo 0/9 da tre nel primo tempo la dice lunga sulla serata negativa in attacco di Toronto.

RIMONTA ILLUSORIA — Dopo il primo tempo noiosissimo, Toronto si illude alla ripresa del gioco tornando a -8, ma è solo un attimo. In attacco, il quintetto canadese esita facendo confusione contro le variazioni difensive di Portland, in difesa resta sempre un giro indietro e così arriva il parziale di 22-7 per Portland. Con una tripla, Batum chiude la partita sul 69-46. Triano mette in campo un quintetto difensivo e l’aggressività di Julian Wright, Barbosa e Johnson produce un contro-parziale di 11-2 per Toronto che chiude il quarto in recupero (73-59).

desolato triano — Inizia il quarto periodo e l’ultimo sussulto è generato da Julian Wright che spinge a mille e trova punti in contropiede. Wright approfitta dell’assenza dell’infortunato Sonny Weems per cercare di convincere il coach a dargli un maggior minutaggio. I Blazers pasticciano contro la difesa asfissiante dei Raptors e, dopo un jumper del ritrovato Calderon, l’allarmato coach McMillen deve chiamare timeout sul -8 di Toronto (73-65). Mentre Andrea Bargnani appare fuori ritmo e ogni suo tiro viene risputato dal ferro, Brandon Roy è una delizia per gli occhi e anche se Wright si incolla alla star dei Blazers facendo tutto il possibile per limitarlo Roy esce spesso vincitore con giocate spettacolari. DeRozan continua a litigare col canestro e quando trova finalmente i primi due punti con sei minuti da giocare (83-69), Portland è già un passo dalla vittoria. Con Roy e Miller ad amministrare il gioco, Batum ancora a segno da tre e il buon contributo di Cunningham e Aldridge i padroni di casa passano il traguardo in scioltezza. I tifosi di Toronto ringraziano Jarrett Jack autore della tripla nel finale che salva un record appartente ai Raptors. Con 1/17 da tre, Toronto mantiene viva la più lunga striscia di gare consecutive con almeno un canestro da tre realizzato. Striscia di 947 gare, iniziata nel febbraio 1999 contro Minnesota. Desolato il commento di Jay Triano sull’argomento: “Spero che non siamo qui a preoccuparci di una striscia mentre stiamo cercando il modo di vincere gare”. DeRozan mantiene un atteggiamento positivo: “Ogni volta facciamo molto bene qualcosa di diverso. Ora dobbiamo solo unire tutto insieme e il duro lavoro ci darà risultati positivi”.

Toronto: BARGNANI 12 punti (6/14 da 2, 0/3 da 3), 3 palle perse, 4 falli in 30’. Jack 16, Barbosa e Calderon 12, Wright 11. Rimbalzi: Evans 9. Assist: Calderon 4.
Portland: Roy 26 (9/19, 8/8 tl), Aldridge 22, Batum 20. Rimbalzi: Camby 16. Assist: Miller 13.

tratto da Gazzetta.it



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