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Bella Rosenfeld: grande amore e musa di Chagall

Creato il 22 aprile 2015 da Artesplorando @artesplorando

Bella Rosenfeld: grande amore e musa di Chagall

Bella Rosenfeld

“Non muoverti, resta dove sei. Non riesco a stare ferma. Ti sei gettato sulla tela che vibra sotto la tua mano. Intingi i pennelli. Il rosso, il blu, il bianco, il nero schizzano. Mi trascini nei fiotti di colore. Di colpo mi stacchi da terra, mentre tu prendi lo slancio con un piede, come se ti sentissi troppo stretto in questa piccola stanza. Ti innalzi, ti stiri, voli fino al soffitto. La tua testa si rovescia all’indietro e fai girare la mia. Mi sfiori l’orecchio e mormori…” scrive Bella Rosenfeld, moglie, musa e compagna di vita di Marc Chagall.
Come avete già capito, vi trovate nello spazio mensile dedicato al rapporto tra gli artisti e le loro muse. E oggi è la volta di una coppia affiatatissima il cui legame va ben oltre quello artista-modella-amante. Bella rappresenterà per Chagall la cosa forse più importante per un uomo, l'amore della sua vita!Marc e Bella si conobbero a San Pietroburgo, lui pittore ventitreenne e scapestrato in cerca di fortuna, lei neppure quindicenne, studentessa brillante, erede di una dinastia di agiati commercianti, proprietari dei più lussuosi negozi di oreficeria della città. Si rividero più volte a Vitebsk presso il ponte, alla luce delle rive del fiume. Entrambi provenivano da famiglie ebree osservanti, ma, per il resto, non avevano nulla da spartire.Eppure, fin dal primo incontro, tra i due scocca la scintilla: lui racconterà nella sua autobiografia di una giovane dalla pelle d’avorio e dai grandi occhi neri che lo ha affascinato da subito. Lei parlerà di un colpo di fulmine per quello strano ragazzo dai riccioli spettinati e lo “sguardo di una volpe negli occhi azzurro-cielo”.Bella sarà il grande amore, la primigenia e profonda fonte di ispirazione per le tele di Marc Chagall.Troviamo uno dei suoi primissimi ritratti ne La coppia a tavola (1909), opera in cui Bella Rosenfeld, a soli tredici anni, ha già la grazia di chi è musa e modella per amore e non per mestiere e la consapevolezza che il sentimento che condivide col suo futuro marito è benedetto.Durante i felici anni del loro fidanzamento, Chagall avvia il ciclo di dipinti dedicati all’amore come rivelazione poetica. Ne Gli amanti in blu (1914) Marc e Bella sono viso a viso, immortalati in un attimo in cui gli individui si fanno archetipi, in cui sentimento e sogno si fondono.

Bella Rosenfeld: grande amore e musa di Chagall

Marc Chagall, amanti in blu

Bella trascina a se il suo amato e gli stampa un bacio dolce e sicuro sul lato delle labbra, trattenendo il volto di Marc a sé con le dita affondate nelle sue guance. Ad occhi chiusi, il candore dei loro corpi brilla di un riflesso lunare, immersi in un blu vibrante di pigmenti puri, da cui trapela la vitalità energica dell’intimità: la notte abbraccia gli amanti.Nel 1915 riescono finalmente dare un lieto fine alla loro storia d’amore, coronandola con il matrimonio. Quell’estate trascorrono la luna di miele nella campagna di Vitebsk, dove il loro abbraccio si confonderà con quello della natura, ricalcandone la potenza e la pace.L’anno seguente nasce la figlia Ida, il frutto del loro amore che da quel momento farà parte delle tele di Chagall: ne Le fragole (1916) si scorge la piccola in secondo piano, accostata al tavolo da pranzo su cui rotolano mille fragole rosse, fresche, di cui sembra di sentire il profumo. Negli anni seguenti le loro vite si intrecceranno con le questioni politiche internazionali che sconvolgono l’Europa tra le grandi guerre: emigreranno in Lituania e poi in Germania, finché non si trasferiranno a Parigi nel 1924.

Bella Rosenfeld: grande amore e musa di Chagall

Marc Chagall, le fragole

La sensibilità dell’artista alla crisi politica emerge nelle tele accanto ai suoi soggetti tradizionali. Chagall assorbe in sé quel mondo ebraico che popolava l’Europa dell’est e la Russia alla fine dell’ottocento e nella prima metà del novecento, un mondo fatto spesso di ortodossia religiosa, ma anche di laicità e di tradizioni Yiddish, che verrà poi spazzato via con violenza senza pari dal nazismo, ma anche dall’Unione Sovietica staliniana.Sempre uniti, nelle opere come nella vita, nel 1939 si spostano nel sud della Francia, a causa dell’estendersi del nazismo e nel 1941 fuggono negli Stati Uniti. Pochi anni più tardi, nel 1944, Bella muore a causa di una infezione virale, lasciando Marc abbandonato alla più cupa desolazione. I suoi dipinti onirici e fantastici porteranno con se il ricordo dell’amata per il resto della sua vita. Una lettura che vi consiglio per comprendere il profondo rapporto che legava i due è Come fiamma che brucia di cui trovate tutte le informazioni QUI.
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