Bellas Mariposas

Creato il 08 novembre 2013 da Viviwow

Sinossi

Il film narra la giornata di Cate, una ragazzina di undici anni che sogna di diventare una cantante come Marco Carta e Valerio Scanu (sardi come lei) e della sua migliore amica Luna, nate a tre giorni di distanza, lo stesso mese, dello stesso anno, nella stessa palazzina: la Palma, un agglomerato di case popolari situato alla periferia di Cagliari.

Le due ragazzine ci mostrano una fetta del loro mondo, racchiuso tra problemi familiari, gelati e autobus per andare al mare.

Perché è solo quando nuota che Cate finalmente riesce a dimenticare la sua casa, suo padre, suo fratello, la Palma, Gigi…

Recensione

Bellas Mariposas, a metà strada tra il documentario e l’iperrealismo, il cui regista, Salvatore Mereu, affida il suo lungometraggio ad un narratore onnisciente di eccezione, Cate, una ragazzina semplice e spigliata.

Con i suoi occhi, brillanti e pieni di speranza, Cate ci mostra il suo microcosmo, composto da un brulicare di personaggi, folli ed eccezionali, seppur disperatamente plausibili. Ad esempio i membri della sua famiglia: una sorta di calamita di casi umani. Il padre un fannullone pervertito “che non ha mai lavorato una giornata intera”; la sorella che fa la prostituta; il fratello maggiore, il bulletto del quartiere, che si veste da garibaldino e s’improfuma come una “bagasia”.

La vicina di casa, che ama svegliarsi alle tre del mattino e cantare; il marito di questa, un dj in pensione costretto a portare alla sua signora il vaso da notte o Gigi, l’amico nerd e antipatico che Cate sogna di sposare e al quale tenta ingenuamente di salvare la vita.

A Cate non sfugge niente, li osserva come fossero pesci in un acquario e ce li mostra con un’attenzione disarmante. Conosciamo così i buoni e i cattivi, chi entra e chi esce dalla Palma, le abitudini più personali, le ossessioni, ma soprattutto la noia.

Interessante è la perfezione con cui si sviluppa il racconto, grazie all’unità di tempo, luogo e azione. Degna dei migliori romanzi narrativi, la pellicola risulta pulita e composta.

Infatti a sbrogliare tutti i nodi della vicenda, sarà un deus ex machina di eccezione, una bellissima maga, interpretata da Michaela Ramazzotti, che tra incantesimi e premonizioni regala a Cate il suo meritato happy ending.

É così che grazie alla soggettiva di Cate, il film si colora di magia e sentimenti autentici, dove alle belle farfalle è ancora permesso di sognare.

Alice Coiro


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :