Dalle sepolture terapeutiche contro il suicidio al viaggio di un professore in bicicletta, da Toronto ad Halifax, per omaggiare una delle vittime del Titanic; dalla possibilità di farsi incidere le proprie ceneri su vinile ai corsi di specializzazione in tanatoestetica. SdL ha raccolto per voi le migliori notizie degli ultimi 15 giorni.
Negli ultimi giorni, i fedelissimi della nostra pagina facebook ci hanno segnalato molti articoli che hanno a che vedere con la morte, usciti sui blog o sulla carta stampata. Così abbiamo pensato di radunarli in una microrassegna, che vi proporremo a cadenza periodica, raccogliendo e invitandovi a segnalare tutte le storie e le notizie più interessanti.
La prima notizia non è nuovissima, per la verità, in quanto è datata all’8 settembre 2011. La riporta il sito MetalItalia, riferendo della “bizzarra” iniziativa di Andvinyly, un’impresa inglese che permette di stampare sul vinile le ceneri dei defunti cremati. Ovviamente, meglio è ragionar per tempo, in modo da poter decidere audio, copertina e ricevere una copia campione, senza ceneri ovviamente. In questo modo si può evitare di essere incisi su un disco di Cristina D’Avena, per dirne una, o di Povia. Il tutto ha un costo di 3000 sterline, che includono anche l’invio di 30 vinili.
Per saperne di più, vai su MetalItalia >> http://bit.ly/16CXGyq
Poi c’è il racconto di una storia “occitana”, quella di Gigio Gallo, professore di educazione fisica in un liceo di Cuneo che è partito da Toronto per arrivare ad Halifax, percorrendo 2000 chilometri su due ruote (quelle della sua bicicletta), con una missione ben precisa: portare sulla tomba di Marcel Bernardi una targa e una bandiera (occitana, appunto) per dirgli che sì, nella sua terra lo ricordano ancora. Marcel era partito di casa un giorno del 1912 per imbarcarsi sul Titanic dov’era stato assunto come cameriere. Non riuscì mai a raggiungere l’altro capo dell’oceano, da vivo, ma lo fece da morto. E a Roccabruna, il suo paese, qualcuno se ne ricorda ancora.
Per saperne di più, visita il sito di TargatoCn >> http://bit.ly/17dhMnb
In Corea del Sud, invece, le agenzie di pompe funebri, ma non solo loro, hanno individuato un possibile business redditizio. Si tratta di una terapia d’urto rivolta a quanti abbiano tendenze suicide (la Corea del Sud vanta un record ben poco invidiabile, con 43 persone che ogni giorno ci provano, a farla finita), ma anche a quanti stiano attraversando crisi esistenziali, apatia o conflitti coniugali. In cosa consiste? Semplice: ti fanno sperimentare la morte, ti infilano in una bara, ti chiudono lì e ti ci lasciano per un quarto d’ora… A regalare il brivido di assistere al proprio funerale sono le pompe funebri, appunto, che hanno scelto nomi come “Morte felice”, “Bella vita”, “Morire bene”. E pare che l’iniziativa stia avendo un discreto successo.
Per saperne di più, leggi il blog di Internazionale >> http://bit.ly/1ahy7KW o guarda il video >> http://bit.ly/1di7E1G
Infine c’è il Venerdì di Repubblica che racconta come in Italia, dopo il boom delle cerimonie funebri low cost, si stia attraversando adesso una fase diversa, quella della formazione di figure professionali altamente specializzate sembra essere la nuova frontiera del business funerario. A Bologna, ad esempio, la Scuola superiore di formazione per la funeraria organizza corsi per acquisire competenze nella cura del corpo post mortem o nella sapiente disposizione dei fiori per una cerimonia possono costare anche mille euro. Corsi che stanno avendo un vero e proprio boom di iscrizioni soprattutto fra i giovani che vi intravedono la possibilità di nuovi sbocchi professionali.
E poi c’è il misterioso caso della donna investita dal treno a Moncalieri. Il macchinista l’ha vista gettarsi sotto il treno. Alcune persone che aspettavano il treno confermano la sua versione. Eppure, del cadavere non c’è traccia. Esistono i fantasmi? Noi crediamo di sì. Ma questa è un’altra storia.
Per saperne di più, vai su Torino Cronaca >> http://bit.ly/1aHQQiZ
Interessante vero? Avete altro da segnalare? Storie, fatti, curiosità? SdL è pronto a parlarne…
a cura di @si_ceriani e sere f