Il Bicchiere Di_Verso è sempre stato definito da ogni membro della sua redazione compreso il suo Deus Ex Machina, come un luogo dove spazio e tempo si dilatano, dove passato e presente si incontrano, tra dandies, gentlemen, scrittori, poeti, viveurs, uomini appassionati e avventori curiosi. Eleganza maschile, libri, fumo lento, enogastronomia, musica, cinema, tradizioni e innovazioni. La cultura del bello e del piacere in un salotto aperto a tutti. Ed è effettivamente questa la visione più realistica che abbiamo del nostro spazio. Non ci sentiamo parte di un mondo settoriale, di una prepotenza specializzata ad ogni costo sul maschio elegante secondo canoni troppo modaioli o troppo intrinsecamente ancorati al classico; non vogliamo costruirci delle mura solide fatte di sartorialità, abbigliamento, et similia solo per poi ritrovarci imprigionati in esse o soffocati dalle stanze senza finestre oppure dissociati da un pianeta che "fuori" si muove. Il moderno, il postmoderno avanzano è naturale, non dobbiamo mettere la testa dentro un sacco e aspettare che arrivi la fine del mondo, dobbiamo saper convivere con tutto questo, a volte anche con la bruttezza e per farlo dobbiamo Sapere! Per noi l'uomo è fatto di esperienze condivisibili, di conoscenza, di prove, di errori, di ripensamenti, una spugna che deve assorbire dall'esterno e dall'interno di sé e che nel momento in cui viene strizzata ha la magia di poter buttare fuori solo l'inutile, quella magia si chiama intelligenza. Non vogliamo chiudere la nostra e la vostra intelligenza in gabbie e categorie e siamo molto eterogenei negli argomenti e nelle tematiche che, anche con tagli trasversali e alcune volte poco ortodossi, riconducono ogni nostro articolo a un'idea, a un progetto che parla anche di maschio ma che principalmente vuole fare cultura, a volte spaventando, altre non. Cultura editoriale, musicale, esistenziale, interiore. Cerchiamo l'arricchimento, perché la vera eleganza risiede in questo non nell'essere acculturati, nel saper citare a memoria tutte le dimensioni dei vitolari cubani oppure la storia del tweed fino ai nostri giorni. No, noi cerchiamo la profondità (d)nelle cose, la quarta dimensione, quella empatica, quella che va oltre qualsiasi manualistica o convenzione accademica. La sensibilità dell'intelletto e la sua azione di comprensione dell'essenza. La nostra redazione è impegnata in questo, nel costruire una coscienza critica e autocritica capace di abbattere i cliché e soprattutto i vecchi tromboni o i giovani che si comportano come tali in favore di un neo- neo - umanesimo, fatto di arti e letteratura ma soprattutto di vita consapevole. Viviamo, non sopravviviamo a niente e a nessuno. Cerchiamo il meglio e lo possiamo trovare ovunque basta saperlo riconoscere e avere gli strumenti per farlo. Poi si cade, si inciampa, l'importante è non perdere di vista l'orizzonte a cui si vuol giungere. Benvenuti IBD