Anche ammesso che la storia del “tentato omicidio” di Belpietro fosse vera, cosa di cui in tutta onestà dubito fortemente, varrebbe comunque il detto “chi semine vento raccoglie tempesta”. Belpietro vive sotto scorta da anni perché avrebbe ricevuto minacce. Per forza, un simpaticone come lui non riceve certo apprezzamenti per l’aplomb.
La questione è che il “partito dell’amore” ,di cui il direttore di Libero è portavoce più o meno ufficiale, predica odio e sputa veleno su tutto coloro che non la pensano come loro da sempre, accusando poi i pochi squilibrati che reagiscono in maniera distorta e deprecabile usando la violenza di seminare loro l’odio per conto della sinistra. Il problema è che, andando avanti così, a reagire male e violentemente potrebbero non essere più soltanto degli squilibrati. Esiste un forte clima di tensione sociale, dovuto ai problemi economici, alle questioni sindacali irrisolte, alla totale inadeguatezza di questo governo nell’affrontare la crisi.
Situazioni di questo tipo, negli anni ’60 e ’70, portarono al periodo più buio della storia italiana contemporanea. Gente come Belpietro, pagata per soffiare e buttare benzina sul fuoco, corre realmente il rischio di subire le conseguenze del proprio comportamento. Ma non in questo caso. Qui credo proprio siamo di fronte all’ennesima bufala preparata ad hoc dai giornali del premier.
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