Bene il maquillage al Municipio ma (ovviamente) non basta

Nei giorni scorsi il Comune ha incaricato un dipendente di effettuare dei lavori di manutenzione estetica al Palazzo Comunale, lavori che attendevano di essere svolti da anni. Il portone, infatti, era completamente privo di vernice tanto era stato lasciato all’incuria da tempo e le inferiate delle finestre erano sporche e arrugginite. Il nostro bravo Peppe, con maestria e tanta pazienza, ha fatto un ottimo lavoro riportando il portone all’antico splendore e ripulendo e riverniciando le inferiate. 

Molto importante, forse l’intervento più rilevante di questa operazione, è stata la ripulitura della rampa di scale che porta al piano superiore, ormai chiuso da tempo per inagibilità. La scala è stata liberata dei numerosi oggetti che vi erano stati ammassati negli anni e il cancello che chiude la rampa è stato restaurato. Ora, entrando in municipio, si vede la luce della finestra del pianerottolo, si ammira la bellissima scala e il cancello è pulito e privato di quella orribile tenda che nascondeva la sporcizia che c’era dietro.

Il piano superiore, però, è ancora inagibile. Il teatro Novelli è ancora chiuso e inaccessibile e i cittadini non hanno la possibilità di ammirarne i dipinti. Il primo piano del Palazzo Comunale di Montegranaro è stato storicamente il cuore della politica cittadina e conta, oltre il prezioso teatro, vani decorati deliziosamente che ospitavano l’ufficio del Sindaco e del Segretario Comunale. Ora è tutto inaccessibile.

La speranza è che si parta da un’opera ben fatta ma di scarsissimo impegno, almeno per le casse comunali, per dare via ad un progetto di recupero generale dell’importante palazzo dell’800. È una speranza piuttosto vana ma possiamo ancora nutrirla, magari spostandola un po’ più in là nel tempo, magari affidandola alle tante promesse elettorali che sentiremo nei prossimi mesi, magari sognando un po’.

La Casa Comunale è la casa di tutti, rappresenta, al di là del ruolo istituzionale, la città nella sua interezza. Un Municipio abbandonato, non curato, fatiscente, addirittura pericolante è il simbolo di una città malata. Recuperare questo palazzo non vuol dire soltanto evitare che il tetto crolli sulla testa del Sindaco (cosa non del tutto remota). Vuol dire recuperare il rispetto per la propria identità di città e di comunità. Abbiamo iniziato dalla scala. Speriamo di non rimanere fermi sul pianerottolo.

Luca Craia