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Nonostante un'esperienza pluridecennale riesco sempre a farmi ingannare e dare fiducia a delle mezze sòle come Beneath the Darkness, diretto nel 2011 dal regista Martin Guigui. Seguono alcuni SPOILER ma tanto chissene, non vorrete mica guardare 'sta rumenta?
Trama: Quattro ragazzi decidono di scoprire il segreto del becchino del paese. Giustamente l'uomo non gradisce e per i virgulti ficcanaso saranno cavoli amari...
Beneath the Darkness è un filmetto infimo che vorrebbe rifarsi a grandi modelli come Psyco o Buio Omega e invece, molto banalmente, riesce ad arrivare a livelli molto simili a quelli di Mortuary. Ha proprio tutto quello che serve per essere una pellicola usa e getta, come un fazzoletto smoccicato: i ragazzini fastidiosi, il killer pazzo che vorrebbe fare il simpatico senza riuscirci e persino un'inutile incursione nel sovrannaturale. Detta incursione serve da terribile pretesto per scatenare gli eventi che compongono l'ossatura del film e, nelle mani dell'incapace Bruce Wilkinson, sceneggiatore alla sua prima ed unica prova, alle orecchie dello spettatore scafato suona più o meno così: "Te hai visto un fantasma e io no. Cheppalle. Mi hanno detto che di notte, nella casa del becchino, ci sono delle lucine, secondo me ha gli spiriti in casa". PERCHE'???? Ma potrò io, becchino palesemente pazzo che già all'inizio ammazzo uno senza motivo scherzandolo spietatamente, esser padrone di tenere le luci accese fino a tardi?? Per quello i mocciosi si impegnano, gli entrano in casa, stanno svegli fino a tardi, rinunciano persino alla pleistescion e a drogarsi, ma quando lui, giustamente, ne fa fuori uno trovandoselo in casa non invitato, gli amici non muovono un dito e, peggio ancora, i poliziotti più raffazzonati del globo fanno spallucce e non richiedono un'autopsia manco a morire: "E' caduto dalle scale". Va bene, è vero. Ma c'è un testimone, per quanto scemo e imberbe, che ti dice che il beccamorto dopo gli ha sfondato il cranio con un calcio, magari il beneficio del dubbio daglielo e richiedi un'autopsia, per favore! E invece. Il triste evento seguito dall'incredulità delle forze dell'ordine è necessario per scodellare pipponi adolescenziali sul senso di colpa, tanto aMMore, sbirri che farebbero invidia a Gianni e Pinotto, tanto aMMore, momenti di disperazione e ancora tanto, tanto, tanto aMMore. Perché l'aMMore fa girare il mondo e le palle dei becchini, soprattutto quando sono cornuti e mazziati. O pensano di esserlo, chissà.
Oltre ad essere imbarazzante per lo script, Beneath the Darkness lo è anche per la regia, assolutamente dozzinale e priva di qualsiasi sprazzo di inventiva, ma lo è ancor più per l'interpretazione di Dennis Quaid. Ora, Dennis Quaid è uno di quegli attori che un figlio degli anni '80 ricorda con piacere per un paio di film simpatici ma che, fondamentalmente, passa e va, senza rimanere particolarmente impresso nella memoria. Un medioman di Hollywood che, sulla carta, sarebbe perfetto per interpretare l'assassino della porta accanto ed è perlappuntamente questa considerazione che mi ha spinta a guardare Beneath the Darkness. Purtroppo lo sceneggiatore e il regista, assistiti nell'operazione da una scimmia urlatrice, devono avere detto a Quaid che i CCiofani non vogliono più l'ambiguità ma devono essere certi al 100% di avere davanti un killer pazzo quando vedono questo genere di pellicole, sennò poi cominciano ad insorgere dubbi esistenziali, pensieri, attività neuronali, Dio non voglia! Quindi il buon Dennis blatera ca**ate con sguardo da invasato, balla coi cadaveri, scherza sul bordo di fosse scavate alla bisogna e (ovviamente) fa BUH! dall'inizio alla fine del film. Letteralmente. Roba che verrebbe voglia di chiamare Draco di Dragonheart e farlo bruciare fino all'osso. E invece tocca sopportare anche la chiosa ironica prima dei titoli di coda, riportata fedelmente a inizio post. In teoria Beneath the Darkness non è mai uscito in Italia, pregate perché rimanga inedito e nel frattempo fatevi un favore e non cercatelo nemmeno per amor di trash, ché qui siamo lontani anni luce da qualsiasi tentativo di nobilitazione postuma.
Martin Guigui è il regista della pellicola. Argentino, ha diretto un'altra mezza dozzina di film che non conosco e ne ha altri cinque (!!) in uscita tra cui The Bronx Bull, sorta di sequel di Toro scatenato. Anche attore, sceneggiatore, produttore e compositore, ha 48 anni.
Dennis Quaid (vero nome Dennis William Quaid) interpreta Ely. Americano, lo ricordo per film come Lo squalo 3, Salto nel buio, Great Balls of Fire! - Vampate di fuoco, Wyatt Earp, Qualcosa di cui... sparlare, Dragonheart, Scherzi del cuore, Ogni maledetta domenica, Frequency - Il futuro è in ascolto, Traffic, Lontano dal paradiso e Comic Movie. Anche produttore e regista, ha 59 anni.
Se Beneath the Darkness vi fosse piaciuto, innanzitutto vi compiango, poi vi consiglio la visione di Disturbia. ENJOY!
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