Le opinioni circa il consumo di caffè in gravidanza sono spesso contrastanti: se da un lato alcune ricerche sostengono che la caffeina (se consumata senza eccessi) non sia pericolosa né nociva per il feto, nuovi studi sembrano dimostrare il contrario. L’allarme arriva da uno studio della Bristol University: eccedere con il consumo di caffè in gravidanza può aumentare il rischio che il bebè sviluppi una leucemia.
Il consumo di caffè in gravidanza è nocivo per il feto?
Secondo quanto emerge da una ricerca pubblicata recentemente sul British Medical Journal e condotta presso l’Università di Aarhus su 1.207 donne in dolce attesa, il consumo equilibrato di caffè durante la gravidanza non è pericoloso. A patto, però, che non si ecceda con le tazzine (non oltre le tre tazzine al giorno) e che non si associno a questo altri piccoli ma pericolosi vizi come il fumo, una vita sregolata, una alimentazione inadeguata allo stato interessante.
Secondo quanto emerge da una nuova ricerca condotta dalla Bristol University pubblicata sulla rivista American Journal of Obstetrics and Gynaecology, il consumo di caffè in gravidanza è pericoloso: secondo gli scienziati, i bambini nati da donne che hanno bevuto caffè in gravidanza hanno il 20 per cento di probabilità in più di sviluppare una leucemia, con un rischio ancora maggiore se il consumo di caffè ammonta a due o più tazze al giorno.
Gli scienziati sostengono che la caffeina sia in grado di modificare il Dna delle cellule del feto, che vengono così rese più suscettibili allo sviluppo di tumori: per scongiurare il rischio, i ricercatori consigliano alle donne in dolce attesa di non esagerare con il consumo di caffè. Su questo, gli scienziati delle due ricerche menzionate sono d’accordo: un eccessivo consumo di caffeina durante il periodo delicato della gravidanza è sconsigliato, ed è invece importante che le future mamme tengano conto di rischi e pericoli ed assumano un comportamento alimentare adeguato per tutto il periodo della gravidanza.