Benetton Donates Unhate Dove Sculpture to Tripoli

As we all know, United Colors of Benetton is very concern of the political and cultural issues and after the scandalous UnhateProject campaign launched in November, the Italian label unveiled its first monument to peace.
A large dove sculpture was donated to the city of Tripoli, which is celebrating Libyan Independence Day for the first time in 42 years. The Unhate Dove’s plumage is composed of shell cases recovered by war zone residents, symbolizing newfound peace and hope at the end of the Arab Revolution.
“The presentation of the dove is the first both concrete and symbolic gesture of the Unhate Foundation,” stated Alessandro Benetton, executive vice president of the Benetton Group, adding that a primary focus of the foundation is “challenging the culture of hate.”
Benetton does not shy away from provocation. Starting in the Eighties and Nineties, the company worked with photographer Oliviero Toscani, a founder of Colors Magazine, on campaigns that showed a man dying of AIDS, or a series of identical hearts labeled black, white and yellow as a protest against racism. Recently Benetton caused an outcry when it introduced the Unhate Project with a photo montage of kisses between world leaders.

Benetton Dona una Colomba Unhate a Tripoli Come tutti sappiamo, la United Colors of Benetton segue molto da vicino le faccende politiche e culturali del nostro mondo e dopo la campagna pubblicitaria Unhate Project che ha suscitato molto scandalo, il marchio italiano ha svelato il primo monumento della pace. Una grande scultura che rappresenta una colomba è stata donata alla città di Tripoli, per le celebrazioni del giorno dell’ Indipendenza Libica per la prima volta in 42 anni. La piume della colomba sono composte da proiettili raccolti dai residenti delle zone di guerra e simbolizzano la nuova pace e la speranza della fine della Rivoluzione Araba. “La presentazione della colomba è innanzitutto un gesto simbolico e concreto della fondazione Unhate.” Ha dichiarato Alessandro Benetton, vice presidente del Gruppo Benetton. Aggiungendo che l’obiettivo primario della fondazione è quello di “combattere la cultura dell’odio.” Benetton non è nuovo alle provocazioni, negli anni ottanta e novanta, infatti, l’azienda ha lavorato con il fotografo Oliviero Toscani, un fondatore del Colors Magazine, in campagne pubblicitarie che mostrava un uomo malato di AIDS, o una serie di cuori con scritto bianco, nero e giallo come protesta contro il razzismo. Recentemente Benetton ha ricevuto molte critiche per la campagna Unhate che mostra foto montaggi di baci fra i leader del mondo.