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Benvenuti a Giffone!

Creato il 13 settembre 2013 da Harimag

Benvenuti a Giffone. Questo dice il pannello per strada. Siamo appena arrivati e già ci vogliono bene. Siamo in macchina, noi quattro, e già stiamo ridendo a crepapelle da ore, abbiamo un motto e una colonna sonora e l’avventura non è ancora iniziata. D’altronde però il vero inizio non è stato il 16 agosto, arrivati a Giffone, ma molto prima, quando noi organizzatori ci siamo incontrati e abbiamo deciso di riproporre l’evento. Il padre e la madre del progetto sono Andrea Milici e Pasqualina Sorgiovanni. Due persone migliori è difficile immaginarle. Per un fortuito caso loro due hanno coinvolto l’Architetto Alfio Cicala che ha coinvolto me. Il destino ha messo insieme una squadra invincibile. Coordinandoci grazie ai potenti mezzi di comunicazione, abbiamo iniziato a creare dal nulla qualcosa di unico. Unire insieme l’arte di fare i capelli con quella di fare gli abiti, sempre di arte si parla.

Benvenuti a Giffone!
Benvenuti a Giffone!
Benvenuti a Giffone!

Ognuno di noi aveva un ruolo ben preciso e a km di distanza, seduti nelle nostre case, chi a mare, chi in montagna, li abbiamo svolti. Chiama gli hair designers, contatta le stiliste, il sopralluogo e i resoconti. Tra incontri rubati a casa a mare, in mezzo a marmellata di fragole e colpi di forbice, abbiamo messo in piedi un evento. Si trattava di una performance in diretta, in cui gli hair designers avrebbero pettinato le modelle sulla scena e una volta pronte queste ultime avrebbero sfilato sulla scalinata di Giffone, elemento caratteristico. Perché a Giffone? Fu lì che l’evento ebbe luogo la prima volta, e questo evento segnò l’inizio del sodalizio tra Pasqualina e Andrea che dopo essersi incontrati non si sono più lasciati (da amici, si intende). La cosa quindi aveva un valore affettivo innanzitutto, ma noi abbiamo colto l’occasione: per visitare un posto nuovo, che fa sempre bene, e anche per valorizzare una parte della nostra Italia a cui magari non avevamo pensato. Ecco allora che si parte.   

Giorno 16 Agosto: si arriva a Giffone. Un viaggio pieno di curve, montagne e vallate iper suggestive. Appena arrivati ci viene a prendere una spumeggiante Pasqualina: un ciuffo impetuoso di capelli rossi, rasati da un lato, che corre come una matta su zeppe da capogiro. Se la conosci non puoi non amarla. Ci porta a casa sua dove i suoi magici figli ci fanno trovare un pranzo coi fiocchi. A Giffone il cibo non manca mai. E che cibo! La stupenda Sabina, figlia di Pasqualina, da ora soprannominata Sab, ci aiuta a coordinarci con il resto del paese. È lei il trait d’union tra noi e Giffone, il nostro ponte sullo stretto senza il quale non sarebbe stato lo stesso. Antonio, il suo inseparabile ragazzo, si occupa della musica fornendoci tutta l’attrezzatura necessaria, più le luci. Il bel Francesco, fratello minore di Sab, si occupa dei trasporti, è pronto a partire per qualsiasi evenienza, e anche lui, a tempo perso, ci consiglia la musica giusta. Cosa ancora più importante la mattina dopo, insieme ad un gruppo di amabili volontari, pulisce la scalinata che la sera della sfilata risulta perfetta. Scendiamo per la “nzilicata”, vediamo l’oratorio, conosciamo il prete, facciamo base al salone di Pasqualina, in cui lei continua a lavorare senza posa, come una supereroina d’altri tempi. 

 

Benvenuti a Giffone!
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Alle 18 in punto ci sarà il casting per selezionare le migliori ragazze sulla piazza (letteralmente). Per le minuscole vie di Giffone che il primo giorno erano un labirinto, si vede camminare questa bizzarra combriccola di persone palesemente non locali: una ragazza dal caschetto mezzo biondo, intenta a scrivere sul suo inseparabile taccuino anche mentre cammina; la ragazza accanto a lei, incredibilmente uguale a lei, che fa foto; due uomini adulti che litigano come bambini e poi fanno pace. Si ride e si scherza e per le strade tutti si affacciano.

 

Benvenuti a Giffone!
Benvenuti a Giffone!

 

Numero uno, due e tre, i vostri nomi? Miriana Spanò, Giusy Spanò e Chiara Spanò. E voi? Martina Mandaglio e Antonella Mandaglio. Bene, non sarà difficile scordare i cognomi. Le ragazze si dispongono tutte da un lato, alla fine della scalinata. Ognuna di loro ha un numero. La giuria, io, Andrea e Alfio, le fanno salire e scendere una ad una. Il casting è iniziato. Si può dire che l’inizio dell’evento è stato quello. Quasi tutto il paese era lì a vedere le ragazze sfilare, tra pantaloni gialli, leggings a scacchi molte di loro se la sono cavata sorprendentemente bene. La parte della cattiva ovviamente spettava al caschetto biondo,  ma quando bisogna scegliere si sceglie.

 

Benvenuti a Giffone!
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Nel frattempo Francesca fotografava i particolari più belli e le sue foto hanno dato vita ai post che la squadra non ha tardato a mettere su facebook. La comunicazione è importante.

 

Giorno 17 agosto: arrivano le stiliste. Le neo diplomate HARIM Federica Musmeci, Ina Bordonaro e Mary Randazzo fanno il loro ingresso a Giffone. Dopo un pranzo speciale a casa della mitica signora Graziella (che ha cucinato senza battere ciglio per ben 17 persone) andiamo in oratorio, il nostro backstage, ormai nostra seconda casa. Le ragazze non sono modelle professioniste, è vero, ma sono i loro capelli ad essere il cuore dell’evento e gli abiti fanno la loro figura. Chi sceglie la rossa, chi sceglie la bruna, ognuna trova quello che fa al caso loro.

 

Benvenuti a Giffone!
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E’ il 17 sera e sembra di essere in Calabria da una settimana. Cena e tutti davanti al pc a scegliere le foto, creare le locandine e mettere tutto on line. Ma stasera non potete mancare al veglione! Menomale che c’è la pizza alla nutella a darci carica.

Giorno 18 agosto: è arrivato il giorno della sfilata. La mattina da Pasqualina (che continua a lavorare normalmente) bisogna procurare gli ultimi materiali utili per la performance, provare le magliette fatte da me e coordinare il backstage. Dalle 15 in punto sono tutti presenti, l’oratorio si trasforma, e “nzilicata fashion” ha inizio. Ovviamente non potevano mancare i presentatori della serata, che sono stati scelti ad hoc : Glenda Plumari, attrice di teatro, e Alfio Cicala, l’immancabile architetto.

 

Benvenuti a Giffone!

 

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Resta una sola cosa da fare, definire la scaletta della serata: si aprirà con l’apparizione di due angioletti, i bambini giffonesi Pasqualina e Andrea che aprono le danze consegnando gli attrezzi del mestiere ai veri (e adulti) Andrea e Pasqualina. Il primo stilista sarà Orlando Cimino con gli abiti d’epoca, acconciature di Andrea e Pasqualina; a seguire gli abiti delle ragazze HARIM, accompagnate dalla magia degli intrecci di Angela Capozza, un onore per le giovani emergenti! Angela Capozza, tra l’altro, è stata colpita da un abito di Ina Bordonaro e ha scelto di indossarlo durante la sua performance. E brava Ina! Arriva il momento di Alessandro Mercuri e Maria Teresa Di Masi che pettinano boys and girls mentre indossano le magliette con stampa, create da me; guest star della serata: Claudia Randazzo, una cantante talmente pazzesca da cantare per noi senza aver preparato niente prima, d’improvviso, tanto per il piacere di farlo. Una persona stupenda; segue la performance della scuola UNASM.

 

Benvenuti a Giffone!

 

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Benvenuti a Giffone!
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Palloncini a elio e bon bon colorati, gli abiti delle modelle abbinati e con un colpo di forbice la scuola di Melicucco fa colpo; per concludere Andrea e Pasqualina pettinano le modelle di Rosa Vetrano, i suoi abiti architettonici lasciano a bocca aperta e gli abili hair designers abbinano ogni acconciatura ad ogni abito, tutti diversi. Vedere scendere la torre di Pisa dalla scalinata di Giffone è una meraviglia; l’ultimo momento è L’Etna. Andrea, Pasqualina e Maria Teresa Di Masi concludono l’evento con un performance sorprendente. Creano il nostro amato Vulcano coi i bellissimi capelli di Sara Larosa, un omaggio agli ospiti catanesi. Grazie Andrea.

 

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Benvenuti a Giffone!

La serata si conclude ed è un successo. I complimenti di tutti quanti ci investono come l’acqua quando piove. Angela Capozza, Rosa Vetrano, Andrea Milici, persone abituate ai migliori alberghi, alle star più famose, agli ambienti più professionali, si ambientano in una realtà piccola, semplice ma ricca. Rimangono piacevolmente impressionati e colpiti. La loro grandezza sta nel sapere apprezzare un’organizzazione così appassionata e tutto il lavoro che c’è stato dietro. Io non lo dimenticherò mai. Fare tutti i nomi che vorrei è impossibile, ma chi ha passato il tempo con noi sa quanto ci siamo divertiti. Sono stata in Calabria per tre giorni ed è sembrato un mese. Ognuna delle persone che ho conosciuto mi ha insegnato qualcosa. Forse ne è valsa la pena solo per questo. Ne vale sempre la pena.

 

Benvenuti a Giffone!

 

Solo quando finisci qualcosa ti rendi conto del valore che ha per te. Ogni esperienza lavorativa che ho vissuto fino ad ora è stata frutto di durissimo lavoro e fonte di un guadagno infinito, lezioni di vita che nessuna paga può eguagliare. La soddisfazione di fare qualcosa con le tue forze, come una professionista è grande, ma la cosa più bella è lo spirito di gruppo, perché quando siete in tanti a portare a termine un progetto la vittoria non è tua, ma nostra e la gioia condivisa è la più grande di tutte. Altrimenti non ha senso. Grazie a tutti voi, dal più profondo del cuore. Arrivederci da Giffone.

 

Benvenuti a Giffone!

Valentina Plumari 


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