Tutto nasce da un dire di Beppe Grillo, al termine della Perugia-Assisi.
Pare che abbia detto che Umberto Veronesi esorti le donne a fare la mammografia, anche se non necessaria, per avere sovvenzioni dalle case farmaceutiche.
Pare invece che abbia detto altro e che il tutto sia stato usato per nascondere il vittorioso senso della marcia.
Pare che Veronesi abbia ribattuto, pare che il ministro Lorenzini senza laurea si sia indignata, pare che Renzi abbia detto di non ascoltare presunti politici.
Pare che le donne si siano indignate, pare che Grillo abbia spiegato cosa volesse dire.
Io so che a 32 anni ( ora ne ho 48), pochi mesi dopo la morte di mia mamma per un tumore al seno degenerato tra ossa e fegato, andai a fare la mammografia. Con la delicatezza di un elefante ignorante, la dottoressa mi disse che si, valeva fare la mammografia, ma che avrebbe potuto cominciare a formarsi il tumore il giorno dopo. Come dire “va bene farla, ma il tumore è infido, nasce e cresce quando e come vuole lui”
Vero. Ma la mammografia salva le persone. Mia mamma no, se ne è accorta troppo tardi, il suo era un tumore aggressivo, ma ho diverse amiche che con un semplice esame ora sono vive, curate e guarite.
E’ da stupidi fare disinformazione, soprattutto con la convinzione di fare i fighi offendendo altri. Una lotta tra pari grado di ricchezza e di potere ma di poco cervello.
Chi ci va di mezzo siamo noi, noi che non abbiamo le possibilità per sapere chi ha davvero ragione, e che, suggestionati da uno o dall’altro, condizioniamo le nostre scelte.
foto dal web
La mammografia, come il pap test, sonoun ottimo strumento di prevenzione. Senza questi esami diagnostici io forse ora non avrei più alcune mie amiche. E forse chissà, se la mia mamma non avesse atteso tanto…
Chiara