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Beppe Grillo - Il programma del Movimento 5 Stelle: ECONOMIA [4/7]
Creato il 21 novembre 2010 da TnepdCome riempire una lunga e calda serata primaverile*? Leggendo e commentando il programma politico con cui Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo si presenta agli elettori, ecco come! In quanti lo conoscono veramente? Boh. Lo stesso puo’ dirsi del programma del PD, del PDL, di Fli e di qualsiasi altro partito italiano. Da qualche parte bisogna cominciare... cominciamo dai “grillini”.
Il programma e’ originariamente diviso in sette parti: Stato e Cittadini, Energia, Informazione, Economia, Trasporti, Salute, Istruzione che qui su TNEPD corrispondono ad altrettanti post. Il programma e’ riportato nella sua integrita’ (mi sono permesso un paio di correzioni di errori di battitura...). I temi sono variegati e le proposte numerose. I miei commenti sono in rosso e, ben inteso, non hanno la velleita’ d’essere definitivi. I commenti sono preceduti da un SI, da un NO o da un NON SO.
La discussione e’ aperta.
* nell’emisfero australe a novembre e’ primavera
ECONOMIA
- Introduzione della class action NON SO, sulla class action sono impreparato, il gatto m’ha mangiato gli appunti perche’ erano unti di salame.
- Abolizione delle scatole cinesi in Borsa SI, fosse facile. Qui ci si scontra con i pesi massimi...
- Abolizione di cariche multiple da parte di consiglieri di amministrazione nei consigli di società quotate SI, anche se le probabilita’ di realizzare questo punto (e che gli interessati non trovino un escamotage per aggirarlo) sono bassissime. Ormai sono troppo potenti... idem come sopra.
- Introduzione di strutture di reale rappresentanza dei piccoli azionisti nelle società quotate SI, idem come sopra, tentare la via dell’erosione dei poteri forti e’ un obiettivo encomiabile.
- Abolizione della legge Biagi SI, ogni legge abolita e’ una legge buona.
- Impedire lo smantellamento delle industrie alimentari e manifatturiere con un prevalente mercato interno SI, facciamo anche noi un po’ di protezionismo, lo fanno tutti.
- Vietare gli incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale NO, credo che la separazione sia chimicamente impossibile.
- Introdurre la responsabilità degli istituti finanziari sui prodotti proposti con una compartecipazione alle eventuali perdite SI, al diavolo, si stecca anche sulle perdite.
- Impedire ai consiglieri di amministrazione di ricoprire alcuna altra carica nella stessa società se questa si è resa responsabile di gravi reati NON CAPISCO, non e’ la magistratura che si occupa della responsabilita’ degli amministratori? Non e’ previsto nessun provvedimento giudiziario per un amministratore che “fa” compiere un grave reato alla societa’ che contribuisce a dirigere?
- Impedire l’acquisto prevalente a debito di una società (es. Telecom Italia) SI, impedire l’acquisto prevalentemente a debito di tutto.
- Introduzione di un tetto per gli stipendi del management delle aziende quotate in Borsa e delle aziende con partecipazione rilevante o maggioritaria dello Stato SI, e perche’ non l’introduzione di un tetto di reddito per chiunque? Non sto scherzando. Puo’ un uomo solo arrogarsi il diritto di avere, che so, un megayacht che consuma la stessa energia che illuminerebbe una piccola cittadina di mille abitanti? Tutta questa fatica per riciclare rifiuti, risparmiare energia nelle case, diffondere il rinnovabile... e poi un Elkann qualsiasi ti sperpera in un’ora gli sforzi di migliaia di incolpevoli. Qualche tempo fa scrissi a proposito di Marx: “Marx fece un solo errore significativo a causa del quale fu poi ampiamente travisato. Concluse che si dovesse imporre un minimo per tutti quando avrebbe potuto meglio suggerire che si dovesse imporre un massimo.”
- Abolizione delle stock option NON SO, non me ne intendo un gran che ma mi chiedo: perche’ un lavoratore non puo’ decidere di investire in fiducia sulla societa’ per cui lavora?
- Abolizione dei monopoli di fatto, in particolare Telecom Italia, Autostrade, ENI, ENEL, Mediaset, Ferrovie dello Stato NON CAPISCO, bruciamo tutto? Abolizione mi pare un termine improprio. Esproprio coatto forse sarebbe piu’ adatto.
- Allineamento delle tariffe di energia, connettività, telefonia, elettricità, trasporti agli altri Paesi europei SI, se sono piu’ basse... dubito comunque che si possano stabilire le tariffe cosi’, a forfait. Un libero mercato virtuoso, se esiste, dovrebbe essere la soluzione ad ogni questione di prezzo o per lo meno una buona approssimazione.
- Riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato con il taglio degli sprechi e con l’introduzione di nuove tecnologie per consentire al cittadino l’accesso alle informazioni e ai servizi senza bisogno di intermediari SI, che tradotto vuol dire federalismo amministrativo e fiscale, riduzione drastica delle competenze dello Stato centrale e pre-pensionamento di almeno una milionata di dipendenti pubblici. Buona fortuna.
- Vietare la nomina di persone condannate in via definitiva (es. Scaroni all’Eni) come amministratori in aziende aventi come azionista lo Stato o quotate in Borsa SI, ma come sottolineato in precedenza, mi chiedo se una pallonata ad una finestra od un incidente d’auto particolarmente sfortunato rientrano nel computo.
- Favorire le produzioni locali NON CAPISCO a cosa si riferisca questo punto, agli agriturismi, ai frantoi, alle band emergenti, alle piccole aziende vinicole? Cose del genere?
- Sostenere le società no profit NO. Non parlatemi di quei vivai di parassitismo che sono le ONLUS, ONG e via discorrendo. Ce n’e’ una buona su un milione. Che ciascuno si sostenga a modo proprio, senza interventi dello Stato.
- Sussidio di disoccupazione garantito SI, non si puo’ negare finche’ l’Italia sara’ una Repubblica fondata sul lavoro.
- Disincentivi alle aziende che generano un danno sociale (es. distributori di acqua in bottiglia). SI, ma chi decide l’entita’ del danno sociale? Per come la vedo io “Amici di Maria de Filippi” e’ dannoso quanto e piu’ dell’acqua in bottiglia. Come la mettiamo?
Il programma del Movimento 5 Stelle:
STATO E CITTADINI – ENERGIA – INFORMAZIONE ECONOMIA - TRASPORTI - SALUTE - ISTRUZIONE
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