Magazine Informazione regionale

Beppe Grillo prepara il Vaffa day della nostra costituzione

Creato il 28 febbraio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Beppe Grillo sta già organizzando il Vaffa Day (http://www.beppegrillo.it/listeciviche/forum/2012/06/una-data-per-il-v-day-costituzione.html) della stessa Costituzione. La questione è scegliere la data. Ecco il testo cui si riferisce il link.

Non c’è due senza tre. Il Vday-3 sulla Costituzione è un’iniziativa dalla quale non si può prescindere. Chiamiamo il Paese a sostenere proposte per consentire ai cittadini forme di democrazia diretta (referendum propositivi, leggi di iniziativa popolare) e per obbligare il Parlamento a discuterne i contenuti e a rispettarne gli esiti. Non so se è già stata proposta una data. Dopo l’8 settembre e il 25 aprile, ecco alcune date celebrative: 4 novembre – festa dell’unità Nazionale, cade di domenica nel 2012 22 dicembre (è la data in cui nel 1947 la C. venne approvata dall’Assemblea Costituente) 27 dicembre (è la data in cui nel 1947 la C. venne pubblicata sulla gazzetta Ufficiale) 1 gennaio (data in cui nel 1948 la C. entrò in vigore) – improponibile, è capodanno 27 e 28 aprile (cattura e fucilazione del Duce nel 45) io, fra queste, indico il 4 novembre.

chiunque pensi liberamenti ma vaffanculo alla costituzione no, non si dovrebbe mai nemmeno pensare. Significa non tener conto di quel che è stato. Il modo in cui lo stello Grillo butta alle ortiche la nostra costituzione come fosse una banale spartizione di potere fra partiti che si autogarantiscono è di una superficialità spaventosa. Ma in Italia ormai chiunque può insultare la nostra democrazia conquistata e meritata con il sangue delle vittime del fascismo e del nazismo. Segue un post di Beppe Grillo sulla costituzione, precisamente “quella parte che garantisce i partiti ed esclude i cittadini dalla gestione dalla cosa pubblica”. che la democrazia non ci sia o sia molto limitata è un fatto, ed è vero come dice Grillo che la costituzione non è intoccabile. Ma nemmeno la si rifà sull’onda tempestosa delle emozioni e mandando affanculo gli avversari. Sarebbe come dire che l’Italia è una repubblica fondata sul vaffanculo. Si fa prima a elaborare leggi efficaci: la mania di riscrivere la costituzione è improduttiva. Un perditempo assurdo, che accomuna Grillo, Berlusconi, Pd, Lega…. Un refrain senza senso: in nessun Paese si perde tanto tempo a trovare un accordo per riscrivere la costituzione. Già esiste: si facciano le leggi in modo serio ed equo!

L’Italia è una dittatura partitocratica, della democrazia non ha neppure il profumo.Inutile girarci intorno, il cittadino non conta nulla. Da piazzale Loreto sono cambiate solo le forme del Potere, la sostanza è rimasta la stessa. I partiti si reggono su un tavolino a tre gambe. La prima gamba sono i cosiddetti “rimborsi elettorali” pari a un miliardo di euro, senza i quali i partiti cesserebbero di esistere dopo una settimana. La seconda gamba sono i media, i giornali foraggiati dal finanziamento pubblici, la Rai asservita ai partiti, Mediaset a cui sono state date in concessione le frequenze nazionali per un pugno di euro. La terza gamba è parte della Costituzione, disegnata per garantire l’egemonia dei partiti e l’esclusione dei cittadini dalla cosa pubblica. E’ opportuno fare un passo indietro. La Costituzione venne scritta nel dopoguerra dall’Assemblea Costituente dominata da esponenti di tre partiti: la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista e il Partito Comunista. I partiti hanno scritto la Costituzione come un abito su misura. La Costituzione entrò in vigore il primo gennaio del 1948. Non si tenne alcun referendum per confermarla ed è quasi impossibile cambiare un suo articolo senza la volontà del Parlamento, quindi dei partiti.
La Costituzione non prevede referendum propositivi, ma solo abrogativi con il quorum. Il cittadino che rappresenta la “volontà popolare” così celebrata nella Costituzione, non può proporre nulla, solo cancellare. Il cittadino può raccogliere firme per una proposta di “legge popolare“, ma il Parlamento non è obbligato a discuterla (come è avvenuto per “Parlamento Pulito” con 350.000 firme lasciate a marcire nelle cantine del Senato). Il cittadino non può votare per un candidato, i segretari di partito decidono per lui chi sarà senatore o deputato. La Costituzione non garantisce la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, questo è un fatto, e quindi in parte va cambiata e sottoposta a referendum confermativo.
Il primo Vday fu dedicato ai partiti, il secondo ai media, i loro cani da guardia, il prossimo Vday sarà dedicato alla Nuova Costituzione. Nel blog sarà avviato unpubblico dibattito, come sta avvenendo in Islanda, per discuterla punto per punto. Chi sventola in toto l’attuale Costituzione come un Vangelo e si indigna e si aggrappa ad essa come un naufrago, o non l’ha letta o l’ha capita troppo bene. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure. Ci vediamo in Parlamento.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :