Wörgl, 27 marzo 2013 – L’ex pilota di Formula 1 Gerhard Berger ha detto la sua in merito alla manovra che Sebastian Vettel ha effettuato nei confronti di Mark Webber al Gran Premio della Malesia.
Con 210 GP disputati, 10 vittorie, 48 podi e 12 pole position, Gerhard Berger è unanimamente considerato come uno dei piloti più importanti degli anni ’80 e ’90 della Formula 1.
L’austriaco, amico e compagno di squadra di “Magic” Ayrton Senna, ha vissuto in prima persona un’epoca della massima serie nella quale, le feroci battaglie in pista e gli sgarbi tra compagni di squadra, erano più frequenti rispetto alla Formula 1 contemporanea.
Per quanto riguarda Gerhard Berger, Sebastian Vettel ha semplicemente agito seguendo la sua natura: “…per vincere un campionato del mondo tre o quattro volte, devi essere molto egoista…questi ragazzi hanno un istinto assassino e non possono seguire il loro cervello, ma solo quello che dice il loro istinto…questo fa parte del successo di Vettel e nessun compagno di squadra, nessun team principal lo cambierà…” ha dichiarato l’austriaco ex Benetton a BBC Radio 5 Live.
Sono passati tre giorni dalla gara di Sepang e la questione Red Bull – Vettel – Webber fa ancora molto discutere. La critica è sostanzialmente divisa in due parrocchie: quella che supporta e/o comprende e/o giustifica la condotta di Vettel e quella che ha visto nel sorpasso del tedesco -che ha violato l’ordine di scuderia- ai danni di Webber come una mossa sleale.
Le scuse che il tre volte Campione del Mondo ha espresso al più esperto compagno di squadra al termine della gara, sono apparse a molti come un gesto ipocrita, dal momento che Vettel non ha “commesso un’errore” come ha affermato a più riprese, tutt’al più ha commesso uno sgarbo al team ed al suo compagno violando l’ordine del muretto.