Berlusconi chiede a Sallusti di restare a dirigere il Giornale. Grande prova di serietà.

E così Alessandro Sallusti torna a fare il direttore de Il Giornale. Dopo aver dato tanta prova di sé e della sua professionalità mi pare giusto che torni a dirigere il quotidiano edito da Paolo Berlusconi. È stato proprio l’editore, fedele alla linea di famiglia che premia il merito (vedi Dell'Utri, Mangano ecc...), a chiedere all’ex direttore di tornare in sella.

Confermo di non essere affatto d’accordo con la reclusione di Sallusti in quanto la reputo pericolosa per la libertà di stampa, ma sono altrettanto certo che il comportamento professionale e umano del direttore del giornale che fu fondato da Indro Montanelli vada sanzionato. E la sanzione deve essere il suo allontanamento dal lavoro tramite il quale ha commesso l’illecito per il quale è stato condannato.

Italia, terra di contraddizioni: Sallusti deve andare in galera perché, evidentemente, ha fatto molto male il suo lavoro. Allo stesso tempo viene pregato dal suo editore di rimanere alla guida del giornale e, quindi, gli viene data la possibilità di reiterare il reato.

Alcune conclusioni: la libertà di stampa è a rischio, è vero, ma è a rischio anche il rispetto per la verità, visto che un giornalista che ha pubblicato notizie false e danneggiato la reputazione di cittadini può continuare a farlo esercitando quella professione che ha deontologicamente tradito. Infine Paolo Berlusconi si conferma editore sulla cui moralità non si discute. Tornasse Montanelli…

Luca Craia