Berlusconi condannato. Ma il dramma non è mica questa sentenza

Berlusconi condannato. Ma il dramma non è mica questa sentenza.Il dramma è ascoltare, leggere, tutti quei titoli o commenti pronunciati o scritti dagli zero zero zero del panorama cultural-politico della galassia berlusconiana.Il più simpatico (si fa per dire) è questo:Credo che un titolo siffatto neanche i cristiani sarebbero riusciti a immaginarlo dopo la sentenza di Ponzio Pilato. C'è il senso del martirio, della persecuzione ingiusta. Sono persino riusciti a individuare il loro Giuda di comodo, quello che adesso dovrebbe concedere la Grazia. Secondo un senso di misericordia tutto loro. Eppure, quella galassia non si accorge dello spirito farsesco che riesce a emanare da ogni poro. Per fortuna siamo in agosto, e non a Pasqua. Fa caldo, c'è il sole, le spiagge, il mare. C'è il senso di una lenta agonia. In effetti, credo che a risorgere saremo noi italiani. Chissà, magari è venuto il momento di guardare al futuro con un pizzico di ottimismo. Ad avere maggior fiducia nelle istituzioni, nella magistratura, nel sistema giuridico italiano, anche se non possiamo permetterci quel fior di avvocati, un collegio di difesa fatto da parlamentari e ministri, di presidenti di commissione, e di tanti tanti giornalisti pronti a difendere la nostra causa, a dichiararci martiri e perseguitati. Ma si sa: nella vita non possiamo avere tutto, perché non siamo tutti come Silvio Berlusconi.