di Iannozzi Giuseppe
“Le elezioni del 15 e 16 maggio sono elezioni amministrative, ma dobbiamo vincerle non solo per portare il buon governo nei comuni e nelle province, ma anche, e soprattutto, per confermare e rafforzare il nostro governo sul piano nazionale”.
“Meno poteri al Colle, più poteri al premier”.
“Bisogna cambiare la composizione della Corte costituzionale, cambiare i poteri del presidente della Repubblica e come in tutti i governi occidentali dare più potere al presidente del Consiglio e al Governo. Questa riforma è indispensabile e la presenteremo presto in consiglio dei ministri”.
“…in realtà gli esponenti dell’opposizione non è che si lavino molto: essendo costretti a venire in Parlamento devono andare in bagno e sono costretti a farsi la barba, ma non è che si lavino molto…”.
“Guarda caso ci sono le elezioni e i pm di Napoli chiudono le discariche e non si sa dove portare i rifiuti. Io glieli porterei in Procura da loro, i rifiuti…”.
“I processi sommari sulle pagine dei giornali, che usano fughe di notizie spesso pilotate dalle procure, sono un metodo indegno di un paese civile e di una democrazia liberale”.
“Saremmo tutti meno liberi se la sinistra ritornasse al potere e mettesse in atto i programmi che ha annunciato… reintrodurrebbe l’Ici, che noi abbiamo abrogato, raddoppierebbe l’imposta sul reddito di Bot e Cct e dei dividendi delle azioni, istituirebbe la patrimoniale, consentirebbe le intercettazioni a tappeto, utilizzandole contro gli avversari politici, e lascerebbe spalancate le porte agli immigrati clandestini per poi concedere loro il voto e spostare la bilancia elettorale”.
“Il tentativo di Fini e delle sinistre di rovesciare il governo facendogli mancare la maggioranza in Parlamento è fallito, ma non solo: ha dato vita a una nuova maggioranza che è oggi più esile nei numeri ma più coesa di prima. Abbiamo dunque la possibilità di governare e finalmente di realizzare quelle riforme dell’architettura istituzionale dello stato, della giustizia, del sistema tributario, che sinora a causa dei nostri alleati, prima Casini e poi Fini, non eravamo mai riusciti a realizzare perché nella maggioranza non avevamo i numeri per farlo. Sono convinto, invece, che riusciremo in questo nostro disegno entro la fine della legislatura e respingeremo con la politica dei fatti, gli attacchi, gli insulti, le menzogne che l’opposizione e le toghe militanti della sinistra continuano a seminare nelle piazze, nelle televisioni, sui giornali, contro di noi”.