«Corruzione in atti giudiziari» - Tra l’altro, un nuovo capo di imputazione per corruzione in atti giudiziari (emerso con una proroga delle indagini a dicembre) riguarderebbe proprio l’offerta da parte di Berlusconi di due case per Barbara Guerra e Iris Berardi. Le due giovani prima si erano costituite parti civili nel processo a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, poi avevano revocato la loro costituzione. Indagato in questa nuova imputazione anche Francesco Magnano, noto come il «geometra di Arcore». Alle ragazze perquisite, una ventina in tutto, gli investigatori hanno sequestrato i pc e i telefoni per analizzare anche i messaggi che si sono scambiate. È stata perquisita anche l’abitazione dell’avvocato Luca Giuliante, mentre il legale era a Vicenza per un processo. A rendere noti i nuovi accertamenti è stato il procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati, «ai fini di una completa informazione, tenuto conto del rilievo della vicenda». Le perquisizioni hanno riguardato anche la stessa Karima El Marough nella sua abitazione di Genova. Le operazioni sono iniziate all’alba di martedì e vi partecipano anche i pm Luca Gaglio e Tiziana Siciliano.
Movimenti di denaro - Fonti giudiziarie aggiungono che le ragazze perquisite sono «una ventina», e si tratta di quelle indagate per corruzione e non solo per falsa testimonianza. Le perquisizioni, precisano le fonti, sono state decise a causa di nuovi recenti movimenti di denaro su conti correnti. L’inchiesta chiamata «Ruby ter», dal nome d’arte di Karima El Marough, la giovane marocchina da cui originarono i processi (che hanno visto Berlusconi assolto in appello dalle accuse di concussione e prostituzione minorile), ha origine dalle motivazioni delle sentenze dei due processi di primo grado, nelle quali il Tribunale rinviò gli atti alla procura perché procedesse per valutare un eventuale condizionamento dei testimoni. Nell’inchiesta, condotta dal procuratore aggiunto Pietro Forno e dai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, risultano indagati lo stesso Berlusconi e altre 44 persone, fra ragazze che parteciparono alle feste nella residenza dell’ex premier ad Arcore, altri testimoni e avvocati. Tutti gli indagati hanno respinto gli addebiti quando, nel gennaio dello scorso anno, la procura diede notizia dell’avvio dell’indagine con un comunicato.
No comment - Nel corso delle perquisizioni è stato sequestrato anche un pc a casa dell’avvocato Luca Giuliante, uno degli indagati nell’ ambito dell’inchiesta cosiddetta Ruby ter. Quando sono arrivati gli investigatori a casa del legale, l’avvocato non c’era, ma c’era soltanto la sua compagna. Anche nelle altre perquisizioni a carico delle cosiddette olgettine gli investigatori hanno cercato file e sequestrato materiale informatico. Giuliante non ha voluto commentare l’accaduto. (Fonte: corriere.it)
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