Di Grazia Serao. Nel ‘Patto del Nazareno’ è compreso anche il tema giustizia. Non solo la legge elettorale dunque, ma anche la riforma del sistema giudiziario lega con un doppio filo il futuro politico di Matteo Renzi e quello di Silvio Berlusconi. A rivelare tale indiscrezione sarebbe stato lo stesso ex Cavaliere, durante una cena in un ristorante romano con i suoi più fidati collaboratori.
Nel corso di questo incontro l’ex Premier avrebbe anche manifestato con una sua battuta il disinteresse verso il progetto di Renzi che condurrebbe all’abolizione del Senato elettivo: “Ma cosa volete che m’importi del Senato, quella è una cosa di Renzi, io il patto del Nazareno l’ho fatto per la giustizia e la legge elettorale. Se non c’è l’Italicum con i nominati io come vi riporto alla Camera?”
A tavola con Berlusconi, oltre alla fidanzata Francesca Pascale, l’ex ministra Mariastella Gelmini, l’ex deputata Melania Rizzoli, i senatori Maria Rizzotti e Andrea Mandelli e Giovanni Toti. A loro il leader di Forza Italia avrebbe svelato parte dei suoi piano futuri: ”Sulla giustizia faremo insieme quello che io da solo non sono riuscito a fare”, ha detto.
Secondo indiscrezioni si sarebbe ormai da tempo già formato un apposito tavolo di trattative proprio nell’ambito della riforma della giustizia, in cui un ruolo centrale avrebbe Niccolò Ghedini, avvocato di Berlusconi. Attraverso gli accordi che ne scaturirebbero Forza Italia crede di potersi garantire la nomina di Donato Bruno alla Consulta.
Un altro punto del patto riguarderebbe la nomina del prossimo Presidente della Repubblica: una donna probabilmente, in relazione alla cui nomina Berlusconi sembra intenzionato a lasciare ampia iniziativa a Renzi, salvo poi esprimere il suo veto. Il nome che sembra essere ad oggi più accreditato è quello del Ministro della Difesa Roberta Pinotti.
Il leader di Forza Italia sembra dunque aver puntato tutte le sue speranze di sopravvivenza politica sul Patto del Nazareno. E’ questo accordo