“Chi ci vota domenica prossima vota contro la Boccassini e De Pasquale , questo deve essere chiaro a tutti”. Berlusconi punta al suo “odio” contro la magistratura per vincere a Milano. Se Letizia Moratti vincesse al primo turno , per Berlusconi sarà stata una sonora sconfitta dei Pm, visto che proprio sulla magistratura di parte ha giocato la sua campagna elettorale.
“O me o loro” continua a ripetere. Lo ha detto anche nel giorno del ricordo delle toghe morte a causa del terrorismo. Se vince riparte il pacchetto giustizia “Finora mi sono fatto convincere da chi mi consigliava di non forzare la mano, ma se vinciamo a Milano la facciamo davvero, anzi sarà la prima cosa che partirà”.
La personalizzazione della amministrative contro i Pm è totale. La campagna elettorale a dire del Premier sta dando i suoi frutti, ma molti sono preoccupati per l’incendio che divamperà. Negli ultimi sondaggi, secondo Berlusconi, il centrodestra è al 52,6%, vincente al primo turno. Ma la condizione è che ci sia un alta affluenza , se no la Moratti andrà al ballottaggio.
Quindi sarà la vittoria al primo turno a far ripartire le leggi ad personam di Berlusconi. Quella per il processo Mills ( prescrizione breve) , quella del caso Ruby e il caso Mediaset ( conflitto di attribuzioni) di evitare altre intercettazioni ( la legge bavaglio). “Fermate tutto e vinciamo” sembra dire il Cavaliere.
In stand-by sono finite tre norme salva-Silvio contenute in due leggi. La prescrizione breve per gli incensurati è stoppata alla Camera. Al Senato hanno cominciato a discuterne in commissione , ma senza fretta. Stoppato anche il processo lungo , sempre al Senato, che sarebbe dovuto andare in aula dopo il voto di maggio. Tra gli articoli sul potere degli avvocati in udienza e sul divieto di usare le sentenze passate in giudicato (Mills) , deve entrare anche la norma per sospendere i processi Ruby e Mediaset in presenza di un conflitto di attribuzioni alla Consulta.
Oltra alla sconfitta o al ballottaggio a Milano, anche Napolitano mette in ansia Berlusconi. E’ possibile un suo intervento sulla prescrizione breve. Alfano è già stato dal Presidente della Repubblica a spiegare che la legge non farà morire 15 mila processi. Il rischio , comunque, rimane. Ma questo ci penserà dopo, per ora la Moratti deve vincere.